Baviera e Salisburgo
Primo giorno – Partendo di buon ora dalla Toscana, siamo arrivati a Fuessen nel pomeriggio, avevamo prenotato un piccolo agriturismo nei dintorni della cittadina, all’arrivo siamo rimasti stupiti dall’accoglienza: una grande camera con in un angolo un grande letto matrimoniale con le tendine in tinta il tutto arredato alla bavarese con tanto legno chiaro e fuori un bel prato con un maneggio. Per la cena abbiamo scovato una piccola trattoria nella piazza principale del paesino ,dove abbiamo mangiato una zuppa favolosa con pane nero e Goulasch. Fate attenzione perché in Germania si cena presto e comunque sia i negozi che i bar chiudono alle sei del pomeriggio.
Secondo giorno- Dopo aver fatto una abbondante colazione con pane e latte freschi di giornata – messi a disposizione dai proprietari dell’agriturismo , nella mini-cucina perfettamente equipaggiata- siamo partiti alla volta di Neuschwanstein:il "castello delle fiabe" per eccellenza, fatto costruire dal "re delle favole" Ludwig II, che ebbe l’idea di costruirlo sullo stile delle antiche residenze feudali tedesche, situato nella sud della Baviera quasi al confine con l'Austria, domina dai suoi 965 mt. Füssen e Schwangau e lo scenografico paesaggio circostante. Walt Disney lo ha preso a modello per i castelli di alcuni tra i suoi più cartoni più famosi: "Biancaneve e i sette nani", "Cenerentola", "La bella addormentata nel bosco". Al castello si arriva a piedi con una salita di circa 40 minuti oppure in carrozza (soluzione che noi abbiamo apprezzato molto)o con un minibus. Dopo aver pranzato con delizie locali siamo partiti alla volta della valle del Graswang, sempre quasi al confine con l’Austria,dove in un podere di proprietà del vicino monastero benedettino di Ettal affidato alla famiglia Linder ,il Re Massimiliano II lo trasformò in un padiglione di caccia ed il figlio Ludwig II acquistò il terreno circostante con l'intenzione di costruire una "villa reale:un piccolo rifugio per il sovrano dove però non manca ricchezza eccessiva, tipica del rococò egli adorava. Proseguiamo poi per il Chiemsee dove pernottiamo in un delizioso hotel fronte lago.
Terzo giorno- Dopo un’altra ricca colazione ci apprestiamo a visitare le isole che si trovano sul Chiemsee, prendiamo un traghetto a Prien e ci inoltriamo nella scoperta di due meraviglie: la Fraueninsel (isola delle donne), molto silenzioso e particolarmente suggestivo dove troviamo un antico monastero di Benedettine, e la Herreninsel (isola degli uomini),dove si trovano il celebre castello di Herrenchiemsee, costruito da Re Ludwig II come copia della reggia di Versailles. Dormiamo di nuovo nell’hotel sul lago.
Quarto giorno – colazione e partenza alla volta del Konigsee,al confine con l'Austria, il "lago del re" è incastonato all'interno del Parco Nazionale di Berchtesgaden, ed è il più pulito della Germania.Era la riserva di pesca e caccia dei re di Baviera che vi costruirono sulle rive una palazzina di caccia e una alla cappella dedicata a San Bartolomeo concupole colorate e in stile barocco. Ovviamente non ci siamo lasciati sfuggire la possibilità di navigare questo specchio limpido, su un battello a motore elettrico ed ascoltare il famoso eco, nessun rumore disturba la calma delle montagne e l'aria frizzante delle Alpi. Pernottiamo in un agriturismo prenotato a Berchtesgaden.
Quinto giorno – Qui la colazione è luculliana, di nuovo i proprietari molto gentili e socievoli, ci hanno fatto trovare pane fatto in casa e latte fresco. L’appartamentino odora di fresco e di pulito, le camere da letto deliziose e ci sono anche i giochi per i bambini. La Berchtesgaden si trova a pochi km dal confine con l'Austria. è una tipica città bavarese con un elegante centro storico con case riccamente decorate da affreschi e fiori, negozi di tipici prodotti locali, birrerie... per secoli è stata infatti uno dei capisaldi della via del sale, grazie alle miniere saline che tuttora si possono visitare, ed un importante feudo religioso. Ci addentriamo quindi in questa atmosfera e decidiamo di andare a visitare le saline:il mondo magico dell' "oro bianco" ci affascina,la vecchia salina di Bad Reichenhall e la miniera di sale Berchtesgaden sono due luoghi ricchi di tradizione, immerse nello splendido Land di Berchtesgadener, ai piedi delle montagne maestose,la visita dura circa un’ora e nell’imponente grotta salina Kaiser-Franz alta 17 metri si rivolge lo sguardo nel pozzo di ricerca illuminato e profondo 150 m; così facendo l’immensità della miniera diventa imponente. Dopo essere scivolati allegramente, io no perchè soffro di vertigini, su uno degli scivoli di legno lunghi quasi 40 metri ci troviamo di fronte uno spettacolo di luci e suoni durante il viaggio in zattera nel ventre della terra Lago del sale: non appena la zattera si mette in movimento, tutto intorno diventa buio, si sentono dei suoni provenienti da tutti i lati della vecchia miniera che rappresentano i rumori dei minatori. In crescendo accompagnati da raggi di luce colorati. Dai quattro angoli arrivanoi giochi di luce che illuminano a giorno in modo mistico un’area di ben 6.000 metri quadrati. La miniera salina Salzbergwerk Berchtesgaden è una delle più grandi miniere in Europa. Dopo questa esperienza elettrizzante, decidiamo che per pranzo una bella zuppa calda è quel che ci vuole, sollaziamo quindi il nostro stomaco con l’aggiunta dell’ormai familiare pane nero e ci mettiamo in movimento, oggi si entra in Austria, destinazione Salisburgo. Arriviamo nelle vicinanze e pernottiamo in un piccolo hotel prenotato fuori città.
Sesto giorno – Anche in Austria le colazioni sono pantagrueliche, veramente non sembra di aver lasciato la Germania: Salisburgo, infatti è vicinissima al confine con la Baviera meridionale, si affaccia sul fiume Salzach. E’ stata un antico centro romano divenendo poi nell’VIII secolo un vescovado che in e quindi un arcivescovado di grande importanza, tanto da ottenere dagli Asburgo il titolo di Principi dell’Impero per i suoi vescovi.Agli inizi del 1800 il principato di Salisburgo passò al regno di Baviera di Massimiliano I, bisnonno del “re della favole” Ludwig II, per poi tornare nel 1816 definitivamente all’Austria. La visita ci lascia senza fiato:importanti edifici storici come il Duomo, la chiesa di St. Peter in stile romanico nel cui cimitero riposa la sorella di Mozart “Nannerl”, il convento benedettino di Nonnberg con i suoi affreschi, la chiesa dei Francescani (Franziskanerkirche) con la navata centrale in stile romanico e la fortezza Hohensalzburg, costruita nel 1077 su la collina che domina tutta la città, della quale non ci perdiamo ovviamente la visita arricchita da un lauto pasto con Sacher torte finale. Nel pomeriggio ci perdiamo nelle vie e troviamo la casa natale di Mozart (Geburtshaus),ogni negozio ha ricche insegne colorate e soprattutto facciamo merenda con un’altra Sache rtorte insieme alle famose “palle di Mozart”. Alla sera rientriamo nel nostro piccolo hotel.
Settimo Giorno- Partiamo al mattino presto, non senza aver dimenticato la lauta colazione, per Badgastein,abbiamo scelto di fare questa fermata per non passare troppe ore in auto ed onestamente non ce ne siamo pentiti affatto: Bad Gastein è uno dei gioielli della Valle Gastein, ed è una combinazione di montagna e terme. Niente di meglio potevamo scegliere, prima di intraprendere il viaggio di rientro,abbiamo scelto di pernottare in uno dei numerosi hotel tra quelli di elevata categoria che dispongono di acqua termale propria. Dopo un pomeriggio rilassante passato nel reparto termale del’hotel abbiamo cenato nella loro Stube, gustando per l’ultima sera la cucina austriaca che abbiamo imparato ad apprezzare e riconoscere.
Ottavo Giorno- la colazione non è da meno e via alla volta dell’Italia, ma facciamo un’ultima pazzia, decidiamo di passare per l’autotreno (tunnel nel quale si carica l’auto sul treno),dopo circa un quarto d’ora arriviamo a Mallnitz, scendiamo dal treno insieme alla nostra macchina (perché si rimane seduti in macchina sul carro da trasporto merci)poi andiamo verso Lienz e rientriamo in Italia via Strassen, San Candido, Dobbiaco.
Avevamo studiato nei particolari questo itinerario, ma certo non ci aspettavamo tutto lo spettacolo della natura e non che si è aperto ai nostri occhi in questo viaggio… sicuramente molti non conoscono le bellezza di questa parte d’Europa. Allora mi metto al lavoro e la prossima volta vado a nord.
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