Isole Cook - Aitutaki
L'Isola di Aiutaki si raggiunge da Rarotonga con circa 45 minuti di volo oppure, come abbiamo fatto noi, con 45 minuti dall’Isola di Atiu che è stata la terza tappa del nostro viaggio alle Isole Cook. Una delle cose da segnalare è la rigorosa politica che viene utilizzata per la tutela dell’ambiente, nonché il forte legame con le tradizioni polinesiane ancora radicate nella popolazione locale che qui è di una gentilezza ed accoglienza incredibile.
Arrivando in aereo dal’Isola di Aitutaki il pilota ci ha permesso, scendendo un po’ di quota, di ammirare Manuae, un’altra isola meravigliosa chiusa al turismo e tenuta dal governo come parco naturale integrale per la riproduzione di particolari specie marine e terrestri autoctone, in particolare delle tartarughe marine. Abbiamo pensato che sarebbe incredibile poterla visitare ma, forse, è ancora più bello pensare che rimarrà per sempre cosi, chiusa al turismo, regno esclusivo della natura.
Una volta ad Aitutaki già sorvolando la meravigliosa laguna sottostante, prima di atterrare sulla stretta pista circondata dai coralli, si percepisce che questa è un’isola speciale, siamo infatti in una delle lagune più belle del mondo in un ambiente ancora incontaminato, un angolo remoto ancora placidamente adagiato sulle acque turchesi di un immenso oceano.
Anche qui la mancanza di strutture alberghiere appartenenti a grandi catene internazionali ha permesso di tenere intatto l’equilibrio della natura e la bellezza della laguna. Aitutaki, infatti, è composta da un’isola principale, dove è presente l’aeroporto e sono dislocate la maggior parte delle strutture alberghiere, e da una grande laguna dove piccoli isolotti corallini regalano scenari spettacolari. Questi isolotti all’interno della laguna, chiamati motu, sono praticamente disabitati fatta eccezione di One Foot Island dove è presente ancora il vecchio ufficio postale ed è meta obbligatoria delle escursioni giornaliere. Se vi capita di passare di qui non dimenticate di portare con voi il passaporto e di farvi fare il timbro originale di One Foot Island, a forma di piedone ovviamente! I motu, la laguna, le diverse sfumature di blu, azzurro e verde del mare, la sabbia bianca quasi abbagliante sono un sogno che si avvera e che incarna la perfezione dell’angolo paradisiaco che tutti prima o poi ricercano. Non c’è da stupirsi se qui la maggior parte dei turisti che s’incontrano sulle spiagge quasi deserte sono principalmente coppie in viaggio di nozze, come dar loro torto? Un luogo così magico è la cornice ideale per una luna di miele indimenticabile.
Ma noi che non siamo in luna di miele abbiamo evitato di oziare sulla spiaggia e ne abbiamo approfittato per scoprire ogni angolo dell’isola e visitare più strutture alberghiere possibile, dopotutto siamo qui anche per questo!
Con il nostro fido motorino ci siamo ritrovati sulla collina principale di Aitutaki, su spiagge sconosciute, all’interno del villaggio locale fra volti sorridenti e scolaresche festose in un tripudio di colori e profumi tipici del ritmo tranquillo e spensierato del Sud Pacifico.
Da non perdere l’escursione nella laguna con tappa nelle splendida One Foot ed il pranzo su un motu deserto dove verrà allestito un tavolino tutto per voi all’interno dell’acqua e, seduti tra una miriade di pesci curiosi, verrà servita ogni prelibatezza locale.
L’esperienza culinaria sull’isola inoltre merita un’altra menzione, è possibile pranzare in diversi ristorantini locali oppure anche all’interno dei resorts; tutti quelli provati meritano la nostra totale approvazione per la varietà di cibo, il pesce fresco e gli abbinamenti con ottimo vino neozelandese.
Un’altra esperienza indimenticabile ad Aitutaki sono le immersioni certo per il fondale che è meraviglioso per la presenza di tartarughe, aquile di mare, squaletti ed una miriade di pesci. Ma la sorpresa più emozionante è stato l’incontro con lei, la regina di questo mare, una megattera dal richiamo inconfondibile, un altro sogno che per noi si avvera!
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