Ciao a tutti! Sono appena rientrata da una settimana di educational in Israele e Giordania. Ebbene, si sono appena rientrata da qui luoghi che i media ad oggi stanno presentando come luoghi del conflitto armato.
Sono doverosamente a testimoniare quella che è la reale situazione che si vive ad oggi (o meglio fino a domenica sera!) in Israele: gruppi di turisti e pellegrini che girano tranquillamente per la città, nessun disservizio, nessun problema alle frontiere. Nel bellissimo educational organizzato da GeaWay (tour operator di Agrate Brianza specialista da più di 15 anni sulla destinazione) abbiamo avuto modo di conoscere l'Israele religiosa percorrendo tutti i luoghi più importanti della nascita, della vita, della morte e resurrezione di Gesù. Per chi ha fede, è il viaggio che da sempre si sogna, per chi non crede, sono luoghi di indiscutibile fascino dove le diverse e molteplici etnie e religioni convivono, non senza ovvie difficoltà. La sorpresa è stata però la Giordania, con i suoi siti archeologici, i paesaggi mozzafiato, la disponibilità e accoglienza del suo popolo.
E mentre stavamo vivendo tutte queste fantastiche esperienze sono iniziate le cattivissime notizie relative in primis a Israele, e poi anche alla Giordania (si parlava al telegiornale quasi di guerra civile con attacco al palazzo del re... peccato che noi proprio quella mattina fossimo passati davanti alla residenza reale, nel centro della città, nei paesi limitrofi e non avessimo trovato nulla di strano). Pensate poi che proprio il giorno successivo alla notizia del razzo su Tel Aviv, quando il mondo parlava già di guerra aperta, siamo entrati in Israele dalla Giordania dalla sua frontiera più bassa ( quindi anche quella più vicina alla striscia di Gaza). Ci aspettavamo controlli durissimi, l'aperura di tutte le valigie, 1000 domande da parte della polizia di frontiera... ed invece che situazione abbiamo trovato? Clima disteso, musica dei Beatles a tutto volume in sottofondo, pochi controlli al bagaglio, la poliziotta che flirtava con un ragazzo del nostro gruppo... il mio pensiero è stato "che clima di guerra..."
Con questo non voglio minimizzare o dire che in Israele non sta accadendo nulla, ma voglio solo testimoniare che la realtà è un po diversa da quella che ci stanno facendo vedere i media, e che davvero i turisti che sono la non si accorgono di nulla.
Nei prossimi giorni vedrò di descrivervi le impressioni dei vari siti visitati, al momento mi premeva assolutamente dare la mia testimonianza vera su quanto sta accadendo realmente in medio-oriente.
Clienti state tranquilli, partite sereni. Ci auguriamo comunque tutti per i popoli interessati che la situazione rientri al più presto e si ristabilisca la pace.