L’isola di Corfù non viene certamente nominata come un'oasi di tranquillità, bensì un luogo di divertimenti giovanili, di bevute in un ambiente bellissimo. l'isola di Corfù è la seconda isola per dimensioni a nordest del complesso delle Isole Ioniche , nel Mare Ionio
In questo viaggio, invece, abbiamo cercato di scoprirla in tutti i sensi grazie all'educatonal fatto con Anek Lines, che ci ha fatto scoprire angoli di tranquillità, mare, scoperta. Vorrei descrivere i luoghi che ho trovato che in qualche modo hanno soddisfatto le nostre esigenze, in un soggiorno che ha accuratamente cercato di vedere le zone turistiche a anche quelle non turistiche.
E’ l’isola greca più vicina all’Italia eppure non è certo la più frequentata dagli italiani.
La stragrande maggioranza dei turisti sono del Nord –Europa.
La prima cosa che salta agli occhi appena si entra in contatto visivo con l’isola è il verde!!
Già dal traghetto che da Igoumenitsa ti porta a Corfù si vede un’immensa distesa di alberi, una vera e propria macchia mediterranea molto folta e rigogliosa.
La citta di Corfù dove attracca il traghetto è molto grande e pittoresca, ricca di storia e monumenti, nonché di pub e negozi.
Abbiamo appena il tempo di darci un’occhiata intorno e via, il pullman si avvia verso il centro dell’isola. Lasciata la città la prima cosa che ho notato è che di Grecia (a parte i cartelli) non vedo proprio nulla… dove sono finite le bianche casette con il tetto piatto? Bellissime villette molto colorate circondate da immensi giardini… ecco cosa trovate!
I corfioti tanto male non devo stare! E distese su distese di ulivi arrampicati sulle colline!
La natura è tenuta un po’ selvaggia, non sono certo svizzeri, però l’insieme è davvero bello e colorato.
La maggior parte del tempo l’abbiamo trascorsa visitando l’isola, le sue spiagge ed i suoi punti d’interesse.
Particolarmente bello il monumento probabilmente più famoso e conosciuto, l’Achillion Palace, la piccola casetta estiva (circa 60 stanze) che la Sissi (Imperatrice d’Austria) aveva acquistato su quest’isola a lei particolarmente cara, per non essere più ospite quando veniva a Corfù e per “scappare” dagli impegni di Vienna a cui non si è mai abituata.
Peccato che del palazzo originario rimangano veramente pochi dettagli dopo le 2 guerre mondiali.
Particolarmente bello e curato il giardino con un panorama mozzafiato sulla baia della città!
Un altro angolo di paradiso è sicuramente la baia di Paleokastritsa!
Un’insieme di calette dall’acqua cristallina circondate dalla natura.
Poche case, qualche ristorante, il solito casermone albergo (questa volta un po’ mimetizzato) ed un bel monastero, fanno da cornice ad uno splendido scenario!!
Da questa baia e salendo verso nord si trovano sicuramente le spiagge più belle di Corfù, alcune molto particolari come quella di Sidari.
Anche la zona est che si affaccia all’Albania ha delle bellissime calette, fra Kassiopi e Nissaki.
Non mi è piaciuta invece la parte sud in particolare la zona di Kavos ed Asprokavos, in estate (a detta della nostra guida) è il regno degli inglesi che di sera affollano ubriachi le strade…e poi il mare non è bello come al nord…
Per l’ultimo giorno abbiamo lasciato forse una delle zone più turistiche, con tanti hotel e negozietti carini, la zona a nord di Corfu città fra Gouvia e Dassia.
Mare carino, bel panorama, insomma non male come location, ma rimane chiaro che Corfù è un’isola da vivere e dedicare ogni giorno ad un luogo diverso.
Noi abbiamo raggiunto l’isola con i traghetti Anek che fanno tratta da Ancona a Patrasso via Igoumenitsa. Una traversata lunga (16 ore) ma davvero molto piacevole perché la Olympic Champion (la nave che fa giornalmente questa tratta) è dotata di ogni confort
Il nostro viaggio finisce con la speranza di poter tornare presto a Corfù per continuare ad esplorare quella che forse è la parte un po’ meno turistica dell’isola… Ancora un particolare grazie va a Anek lines per l’entusiasmo e la professionalità con cui svolgono il loro lavoro.
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