Continuiamo il ns. itinerario, questa volta alla scoperta di Ayers Rock, la montagna sacra agli aborigeni, nel loro linguaggio Uluru: il luogo sacro dei sogni, 348 metri di altezza, 3 chilometri di lunghezza, 2,5 di larghezza con un perimetro di 9. Volendolo misurare, queste sono le cifre che delimitano Ayers Rock, l'imprescindibile e imperscrutabile monolito che si eleva nella boscaglia piatta e arida nel cuore dell'Australia. Ma al di là di tutto, nell'anima di Ayers Rock c'è Uluru, il luogo sacro agli aborigeni, "Il luogo Sacro dei sogni", dove il tempo è quello mitico dei primordi della creazione, in cui dalla terra emersero gli Esseri Ancestrali per popolarla e mdelarne il paesaggio. Loro crearono le piante, gli animali e le tribù con le loro leggi e credenze...
Il tempo di girare un po’ attorno a questa fantastica formazione, ed assistere alle spiegazioni della guida che ci insegna i significati dei vari segni della roccia, e poi di corsa ad ammirare il famoso tramonto, durante il quale il suo colore muta continuamente, da un acceso rosso e via via fino ad un cupo marrone, il tutto in brevissimo tempo.
Nonostante la fatica, vale la pena di svegliarci alle 5.30 per fare le ultime foto di Uluru alle prime luci dell’alba… Non so come facciamo essere così attivi…
Ci aspetta un altro trekking e questa volta a Kata Tjuta ovvero sui Monti Olgas. Quando arriviamo mi sembra di vedere una serie di panettoni rossi. Il vento freddo comincia a soffiare molto forte non appena ci incamminiamo nella valle dei venti. Soffriamo un po’, ma anche qui assistiamo ad un panorama straordinario e si può avvertire una certa energia nell'aria…
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