Sono rientrata da un’ora da questo week end e devo assolutamente rendervi partecipi.
Destinazione il Molise.
E’ una destinazione che ho scoperto qualche anno fa, difficilmente mi ripeto nei viaggi, ma qui è impossibile non ritornarci, fin dalla prima volta ho percepito un’accoglienza tanto da sembrarmi tutto familiare sia per persone sia per i luoghi visitati.
Io ho alloggiato all’agriturismo Le Mainarde di Pizzone, è gestito da Marianne una splendida signora di Chicago che tanti anni fa si è trasferita in questa terra.
Ha degli appartamenti pulitissimi e spaziosi, lei è sempre reperibile per qualsiasi informazione e se decidete di fermarvi a cena vi stupirà con un menù tipicamente molisano, il suo punto di forza sono gli affettati, i primi con i sughi di carne e la carne alla brace.
Se vi capitasse di vedere dalla finestra dell’agriturismo un capriolo e un cinghiale è assolutamente naturale, qui la natura è davvero selvaggia e incontaminata.
Torniamo a Pizzone, 200 anime, erano 2000 in passato, ma sono tutti emigrati in Usa, soprattutto a Chicago in cerca di fortuna.
Qui non esistono negozi, passa un furgoncino due volte in settimana per i generi di prima necessità, la farmacia garantisce le medicine più urgenti e il parroco si dipana nei vari comuni per la messa.
Pizzone è l’ultimo paese del Molise e confina con l’Abruzzo, a poca distanza, Roccaraso frequentata soprattutto in inverno per i suoi 15 impianti di risalita.
Questa volta però mi sono dedicata alla visita del patrimonio culturale di questa terra, nell’alta valle del Volturno, ho visitato, grazie al supporto di Simona una guida fantastica,i reperti archeologici della vecchia basilica benedettina che risale al 700 ca, purtroppo non tutto questo splendore è tornato alla luce perché mancano i fondi, ma l’università di Napoli ha e sta contribuendo a far emergere questo sito meraviglioso.
A poca distanza ho visitato convento benedettino più importante e più antico in Italia, non potrete crederci, ma sono riuscita ad entrare e conoscere una delle quattro suore che lo gestiscono, Madre Miriam, splendida persona arrivata tanti anni fa da Whashington e mai più rientrata in Usa.
Questa quattro sorelle gestiscono questo patrimonio artistico e culturale in modo esemplare, ognuna di loro ha un compito particolare, ora che non hanno più la stalla, hanno il giardiniere che cura l’immenso giardino.
All’interno c’è la cappella e nella cripta ci sono degli affreschi meravigliosi.
Probabilmente vi immaginerete un Molise tutta montagna, contrariamente qui è un susseguirsi di piccoli altipiani coltivati a ulivi, infatti l’olio che si trova in questa terra è davvero straordinario.
Natura, enogastronomia, tradizione, storia, archeologia, fauna, ma il calore di questa gente riesce ogni volta a strapparmi una lacrima e farmi comprendere il vero valore delle relazioni e dell’amicizia.
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