L'aereo sorvolò il mare della Cina meridionale ed io intravvidi per la prima volta il Borneo, l'immensa isola tropicale, la terza al mondo per grandezza, coperto in gran parte da foreste.
Arrivai a Kuching, nello Stato dell Sarawak o “terra dei buceri”, i grandi uccelli dal caratteristico becco sormontato da un corno. Nel Sarawak si trova, in scala minore, tutta la varietà di ambienti naturali del Borneo intero: vaste distese di terre umide, bacini fluviali, grotte, imponenti cime montuose, altipiani, spiagge bianche e spettacolari scogliere. È la terra dell’avventura, dove i viaggiatori in cerca di emozioni estreme e di vacanze all’insegna della natura non rimarranno delusi. Qui si può entrare in contatto con le tribù indigene, soggiornare nelle tipiche longhouse e condividere i più importanti momenti della vita quotidiana delle tribù.
Infatti, la nostra seconda parte del viaggio parte da Kuching, che in malese significa “gatto”, situata sul fiume Sarawak, a circa 32 km dal mare. All'arrivo, la sensazione che ho è quella di respirare un’atmosfera di serena rilassatezza, tra parchi e giardini ben curati, eleganti edifici coloniali e mercati dai colori vivaci. Vale davvero la pena trattenersi per qualche giorno in questa piacevole cittadina, di cui segnalo qui di seguito i luoghi da non perdere.
Lungofiume: fa ancora da sfondo alla vita quotidiana degli abitanti della città, che lo attraversano a
bordo di piccole imbarcazioni locali per raggiungere i villaggi sull’altra sponda. Non perdetevi la passeggiata interrotta da alcune soste interessanti come il tempio cinese Tua Pek Kong, ricchissimo di iconografia buddhista e taoista; il Main Bazar, cuore della vecchia Kuching e centro dei commerci ancora adesso molto animato e vivace. Qui si vendono soprattutto spezie, pepe e riso. A rendere il quartiere ancora più affascinante contribuiscono le vecchie caffetterie, dove gustarsi un’ottima tazza di caffè o tè; le shophouse di Leboh China; il Forte Margherita, costruito per resistere all’assalto dei pirati dal fiume; la Moschea di Kuching con le cupole dorate. Si può percorrere tutto l’itinerario partecipando alla crociera fluviale che parte ogni sera alle 17,30 dal
molo di Kuching.
Museo del Sarawak: uno dei più grandi del sud-est asiatico. L’edificio più antico in stile vittoriano ospita un’ampia collezione etnografica e zoologica del Borneo con impressionanti esemplari di animali impagliati ormai estinti. Ben rappresentata anche la cultura indigena con foto, amuleti, sculture e strumenti musicali. La parte nuova del museo ricostruisce minuziosamente la vita quotidiana delle tribù del Sarawak. Fanno parte del complesso anche l’Acquario, il Giardino Botanico e il Museo Islamico, ospitato all’interno dell’antica scuola coranica del 1930.
Cat Museum: se sei amante dei gatti, non lasciarti scappare una visita a questo originale museo, unico nel suo genere e molto kitsch, che rende omaggio alle origini del nome della città di Kuching con un gran numero di oggetti divertenti, fotografie, disegni e locandine che raffigurano gatti.
Statue di gatti: rimanendo in tema, puoi ammirare il gigantesco micio bianco dagli occhi blu appollaiato su Jl Padungan. Altre statue di gatti si trovano di fronte all’Holiday Inn, dove eravamo alloggiati.
La nostra tappa a Kuching aveva anche un secondo scopo: dovevamo partecipare come rappresentanza italiana al "Gawai Dayak House 2007", festa in occasione del 50mo anniversario dell'indipendenza della Malesia. La serata fu indimenticabile e finì con l'invito personale del Primo Ministro ad un party nella sua villa....
Vista la mia grande passione per gli animali, ho l'abitudine di associare ad ogni luogo o destinazione, quando è possibile, un animale e qui non vedevo l'ora di vedere gli oranghi. Li ho potuti finalmente vedere al Semenggoh Wildlife Rehabilitation Centre che si trova a 32 km a sud di Kuching. Il centro è nato per la riabilitazione di orangutan, scimmie e altri animali rimasti orfani o catturati illegalmente. Per vedere queste straordinarie creature, conviene visitare il centro negli orari in cui ricevono i pasti...ed è stato straordinario vederli nel loro habitat naturale che scendevano dagli alberi a prendersi il loro cibo!!!Bellissimo...e molto emozionante!
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