Carissimi colleghi buon giorno !! ho provato ad inserire con parole mie una breve narrazione di questo viaggio che ho effettuato con i suoceri (veri ed autentici Viaggiatori) ma ho deciso di trascrivere il LORO resoconto poichè non sarei riuscita a trasmetterVi le stesse sensazioni che si avvertono nel loro scritto (uno dei tanti che avranno l'opportuntà di poter pubblicare in un vero e proprio libro di Racconti di Viaggio).... e quindi qui riporto quanto hanno scritto:
" La cena è appena stata servita, le luci si attenuano, uno strano torpore invade tutti i miei sensi. Tutto si spegna, meno la mia mente. Per trenta e più anni , nei quali abbiamo viaggiato in aereo tante volte da percorrere più volte il giro di tutta la terra, non sono riuscito a coniugare il riposo del corpo con lo stimolo che lievita dal mio spirito.
La frenetica curiostà che mi ha spinto a percorrere le strade di tutto il mondo, accompagnata da una fantasia sempre alimentata da una lettura costante, cerca il suo completamento in questi momenti dove il ritorno mi trova impegnato a raccogliere idee ed impressioni su quanto i miei poveri occhi sono riusciti a registrare nel cuore e nella mente. Per anni mi sono impegnato affichè si realizzasse questo desiderio, visitare la Namibia. Alcuni anni or sono uno splendido tour del Sud Africa aveva ulteriormente alimentato la mia curiosità verso questo misterioso paese e , finalmente, l'ingresso nella mia vita di Caterina, ne ha permesso il realizzo.
Siamo partiti ed il mio sguardo cade su Luciana che, per mesi dolorante alla ginocchia, ora sgambetta sorridente lungo gli interminabili corridoi dell'Aeroporto di Francoforte. All'arrivo a Windhoek abbiamo incontrato Tony, la nostra guida che presto si rivelerà un amico sincero che che riuscirà a soddisfare anche i desideri dai noi non manifestati, ma soprattutto un prezioso esperto di cultura Afro-Europea. Lungo tutto l'arco del nostro viaggio , il nostro amico ha evidenziato un amore non comune per la sua terra. Ogni sua delucidazione trasudava affetto per il suo paese; con nostro grande stupore abbiamo constatato il suo rispetto che ha per la più piccola creatura del mondo animale ed ancora una grande attenzione per la salvaguardia del territorio (lungo il percorso degli interminabili trasferimenti abbiamo visto Tony sostare per raccogliere lattine, bottiglie ,pezzi di carta ed altri corpi estranei gettati al suolo). Per completare la sintetica conoscenza di questo personaggio vorrei ricordare quanto di più profondo, di spirituale ci ha trasmesso: al tramonto di ogni sera ci guidava, attraversando spesso percorsi accidentati , in punti sopraelevati ove poter ammirare il tramonto del sole, brindare allo splendore della natura, della vita ed alla giornata trascorsa.
Già dalla prima sera passata nel primo lodge , abbiamo avuto l'opportunità di assaporare la grande ospitalità di questo popolo. Dopo la cena, raccolti attorno al fuoco di un grande camino, siamo circondati da uomini e donne che cantando e ballando, festeggiano il compleanno di mio figlio Marco. Credo che questa manifestazione , così toccante, resterà scolpita nella memoria di nostro figlio per lungo tempo.
Il mattino seguente , quando il sole ha steso i primi raggi sulle cime delle colline, Tony ci ha condotto alla scoperta delle famose Dune di Sossusvlei. Quando i miei occhi hanno incontrato queste meraviglie della natura, subito l'istinto mi ha portato a ringraziare l'Autore di tanto splendore, non disgiunto dalla gratitudine per avermi donato la sensibilità necessaria a godere di tanta ricchezza. Il sole, cadendo sulle grandi dune sabbiose, donava ad ognuna una gradazione cromatica di grande effetto.Giudati dal nostro cicerone abbiamo poi raggiunto la base di una imponente duna ed iniziato la salita. Proseguendo l'ascesa ed immerso nel silenzio che mi circondava,il mio pensiero si spostava nello spazio e nel tempo rivivendo passate esperienze vissute nei grandi deserti del Sahara, dello Jemen e dell'Arabia Saudita. Il deserto, che risulta al profano arido ed insignificante , ci permette di vivere in simbiosi con la natura ma sopratutto con il nostro io; nel deserto ci troviamo solo con noi stessi ma , al contempo, molto vicini al soprannaturale. Raggiunta la vetta, vidi davanti a me, una piccola valle estendersi... una valle più che mai bruciata dal sole: la Valle delle Morte.
Nei giorni successivi abbiamo percorso molti Km (più di 3000 in 14 gg)alternando paesaggi desetici alle grandi pianure dove la savana cede il passo ad una bassa vegetazione. Tony è sempre stato vigile e pronto a stimolare il nostro interesse riguardo tutto ciò che ci poteva permettere di familiarizzare con l'ambiente . Il nostro percorso prevedeva una tappa sull'oceano Atlantico Walvis Bay, ove poco distante, veniamo accolti da un folto insediamo di foche...mentre uno sciacallo cerca la sua preda.
Il giorno successivo abbiamo fatto visita ad uno dei villaggi della tribù degli Himba. Tappa che ci ha aperto alla conoscenza di antiche civiltà che , con l'avanzare del progresso, modificano gradualmente i propri costumi. Le donne Himba hanno lineamenti piacevoli e corpi molto ben delineati. Lasciato il loro villaggio, abbiamo percorso una lunga strada che ci dicono essere una delle più interessanti dell'intera Namibia. Verso sera giungiamo all'Andersson's Camp; lodge alquanto accogliente sito all'interno del parco Etosha. Per cena ci accomodiamo sotto una splendida veranda ricoperta da piante rampicanti ricche di colorati fiori profumati.Tra i rami delle piante , uccelli dai piumaggi variopinti salutano il tramonto del sole preparando il letto per la notte. Fronte a noi, un piccolo laghetto è oggetto di una continua processione di animali del parco...ma all'improvviso lo specchio d'acqua rimane deserto , poi un grande rinoceronte bianco ed ancora un altro nero si materializzano negli ultimi bagliori di luce.
Il mattino successivo ci inoltriamo nel parco Etosha e , nell'arco di 3 gg, abbiamo percorso alcune centinaia di Km con un appassionanate arricchimento di incontri con una fauna variegata e ricca di tante sorprese. Tony vuole presentarci ad ogni costo il Re, il Leone del Deserto...ed ecco che accade l'imprevisto; Marco scrutando l'orizzonte avvista un leone in marcia verso di noi, anzi due, poi tre, infine cinque felini.Tanti splendidi animali sono passati accanto al nostro fuoristrada, si sono posizionati all'ombra dell'unico albero presente nella zona e si sono esposti agli scatti delle nostre macchine fotografiche. L' esploit di Marco viene immediatamente gratificato da un cenno di rispetto/apprezzamento da parte dell'autista di colore e da Tony.
La rappresentazione scenica di questo splendido viaggio sta volgendo verso la sua conclusione. Tony ,che da ore stava cercando di proporci qualcosa di speciale, posteggia l'auto verso un gruppo di alberi. Uno spettacolo pirotecnico stava per andare in scena davanti ai nostri occhi. Attorno ad una piccola pozza d'acqua, gli anumali che popolano il parco stavano aspettando il loro turno per abbeverarsi prima che sendesse il sole. La precedenza viene concessa agli animali più prestanti. Un branco di 75 elefanti si concede la priorità e poi, a seguire giraffe, zebre e vari ungulati . Un giovane elefante, staccatosi dal gruppo, si è avvicinato alla nostra vettura con atteggiamento poco rassicurante e raccolti terra e sassi con la proboscide li ha sparati verso la nostra vettura. A Tony non è rimasto altro da fare che partire immediatamente per evitare spiacevoli inconvenienti. Nella stada di rientro, mentre il sole si stava allineando con l'orizzonte, il nostro fuoristrada decide di avere esaurito il suo ciclo operativo. Alle 19 il parco chiudeva , fino alle 5 del mattino successivo restava in balia dei suoi abitanti ancestrali. Abbiamo cercato invano di comunicare con l'estarno ma nenche il satellitare funzionava...la prospettiva di passare la notte nel parco ci spaventava ed elettrizzava al contempo. Il fuoristrada era completamente aperto e non ci avrebbe tutelato in caso di eventuali attacchi notturni da parte dei felini. Finalmente riusciamo a chiamare soccorsi che sono arrivati dopo più di un'ora di attesa.
Tutti questi ricordi hanno impegnato la mia mente tanto a lungo che , quando le Hostess accendono le luci in cabina e ci porgono la colazione prima dell'atterraggio dell'aereo, non riesco a capacitarmi dell'ormai tempo di volo trascorso. E così anche la Namibia si aggiunge al lungometraggio da me costruito nell'arco degli ultimi 30 e più anni ...dimenticavo: la compagna della mia vita Luciana, ne è stata la coproduttrice e la principale attrice."
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