Resoconto di viaggio: Dettagli
Titolo:
Tipo Viaggio: Tour Culturali
 
Tipologia: Individuale
Partenza da:  
Continente: Europa
Paese: Italia
Regione: Lombardia
Provincia: Brescia
Località: Brescia
 
Destinazione:
Continente: America del Nord
Paese: Stati Uniti d'America
Regione: -
Provincia: -
Località: -
Durata e sistemazione:
Giorni: 9 Notti: 8 Categoria: Trattamento:
 Il viaggio comprendeva:
Volo di linea
Franchigia Bagaglio
Noleggio mezzo
Descrizione Resoconto:
 

Questo viaggio e’ iniziato da  Memphis, Tennessee, luogo di nascita del Rock and Roll, nel corso di un evento speciale, l’ International Blues Challenge, organizzato dalla Blues Foundation….un'intera settimana di musica in strada e nei teatri, con negozi aperti e gli invitanti cibi del sud nei tanti ristoranti sempre aperti.

Un'esperienza indimenticabile completata con visite nelle vicine località che hanno fatto la storia del Blues, come le piantagioni di cotone, tombe di famosi bluesmen - la maggior parte dei quali nati nel Mississippi e lì sepolti - o anche ai musei, alle fondazioni, al famoso “Crossroad” e ai tanti locali dove assistere a incredibili live performances…per finire poi a Nashville, citta’ che mi e’ piaciuta molto

Il primo giorno a Memphis – domenica - e’ iniziato assistendo ad una vera funzione Gospel (memore degli “shows” di New York ero abbastanza scettico….) alla “Full Gospel Tabernacle” e giusto per iniziare alla grande….dico solo che la messa era  officiata dal Rev. Al Green…famosissimo cantante di musica soul, voce incredibile e grande trascinatore anche dal pulpito! Due ore di emozione pura!

Al termine della funzione siamo rientrati in Downtown per una passeggiata in un clima incredibilmente mite per essere gennaio.

Per pranzo un tipico barbecue del South, con carni cotte a basse temperature per lunghissimo tempo, speziate al punto giusto con insalata di cavolo e patate….e ovviamente birra!

Nel pomeriggio abbiamo visitato lo STAX Museum of American Soul Music al 962 McLemore Avenue, la famosa etichetta dedicata alla Soul Music, fondata nel 1957 da Jim Stewart e sua sorella Estelle Axton e da li ci siamo spostati  ai famosissimi Sun al 706 di Union Avenue. Famosi per avere registrato musicisti come Howlin 'Wolf, Dr. Ross, BB King, Big Walter Horton, James Cotton, Little Milton e, soprattutto, per aver dato il via alla nascita del rock'n'roll con Elvis Presley, Carl Perkins, Roy Orbison, Jerry Lee Lewis e Johnny Cash. All’uscita dal la visita, impossibile non fare incetta dei famosi gadget con il logo della casa discografica!

Siamo ritornati poi in Downtown per visitare la Gibson  Guitar Studio, museo e fabbrica delle famose chitarre e poi da li ci siamo spostati all’hotel The Peabody  e assistere alla passeggiata delle papere: tradizione iniziata negli anni 30 del secolo scorso, alle ore 11 in punto scendono dal 12^ piano dell'hotel per una passeggiata sul tappeto rosso che le porterà, accompagnate dal Duckmaster Antony Petrina, fino alla fontana centrale della hall dell'albergo. Dopo aver trascorso la giornata, alle 5 precise del pomeriggio, le quattro papere tornano nella loro abitazione per riapparire il mattino seguente… sempre alle 11 in punto!

Per la  cena siamo stati al  Rum Boogie Cafe, dove per lungo tempo si poteva ammirare l'originale etichetta della STAX, ora ritornata al museo omonimo, un locale dove sono appese le chitarre di molti musicisti hanno suonato nel nel corso degli anni, come, ad esempio, Ike Turner, Son Seals o Stevie Ray Vaughan.

La sera si conclude ascoltando musica blues live.

 

Il giorno successivo inizia il nostro tour e partiamo in direzione south nello stato del Mississippi per visitare le famose North Hills. In questa zona le famiglie Burnside e Kimbrough vivono da lungo tempo, e lo stesso Kenny Brown organizza ogni anno - l'ultimo fine settimana di giugno – l’Hill Country Picnic.

Tappa successiva Holly Springs dove imperdibile e’ la visita all’ Aikei Pro Record Shop ….se chiuso, persistete!! troverete qualcuno fuori dal negozio per chiedere del proprietario, che arrivera’ con molta calma! Tra biciclette usate e un interno polveroso e disordinato, si trova sempre qualcosa di veramente interessante (e con prezzi da discutere e trattare!).La sosta per il pranzo oggi e’ all’Annie’s Restaurant, famoso per il pollo fritto cucinato con la ricetta del “profondo sud.

Prosegue il road trip nelle north hills e arriviamo vicino ad Harmontown dove abbiamo visitato la tomba di R.L. Burnside, uno degli ultime bluesman originali ..pescatore, mezzadro e bluesman nel suo tempo libero, ha imparato a suonare direttamente da Fred McDowell.

 La tappa successiva e’ Oxford, dove trascorreremo la notte ma non appena sistematici in hotel, usciamo per una passeggiata in downtown, visitiamo l’interessantissimo Off Square Books shop e ceniamo in piazza alla Rooster’s Blues House

L’indomani visitiamo la sede della Fat Possum, il famoso marchio discografico che ha risollevato molti musicisti del Mississippi, rendendo celebre il sound denominato Mississippi Hill Country Blues.

Dopo la visita ripartiamo con destinazione  Avalon,  dove abbiamo visitato anche la tomba di Mississippi John Hurt, musicista  pioniere del folk blue  morto nel 1966 (importante conoscere la data per non fotografare la lapide sbagliata, visti i numerosi Hurt presenti nel “cimitero”) e da li la tappa successiva e’ stata

Greenwood dove tutto ruota intorno a Robert Johnson, poco a nordest dell’intersezione della 89 e della 49E si trova Three Forks Store, il locale (ricostruito dopo vari tornado) dove si dice che Robert Johnson fece il suo ultimo “concerto” prima di essere ucciso, pare dal marito geloso di una donna con cui aveva bevuto come si racconta. A nord di Greenwood si trova la terza tomba di Robert Johnson, anche se questa sembra essere la vera, secondo testimonianze oculari che assistettero alla sepoltura, presso il Little Zion Cemetery.

La tappa successiva e’  Indianola, “The Home of B.B. King” come recita l’insegna della città,  e  dove abbiamo visitato il B.B. King Blues Museum e a seguire abbiamo cenato all’Ebony Club sempre con ottima musica blues come sottofondo.

La mattina dopo la colazione partenza in direzione di Leland, dove, oltre ai blues murales e’ possibile fare una breve sosta all’Highway 61 Blues Museum .

Tappa successiva  Greenville  dove non potrete non fotografare la pericolosa Nelson Street, dove dagli anni ’40 ai ’70 si sono avvicendati personaggi come Little Milton, Eddie Cusic, Charlie Booker, Willie Love, T-Model Ford e Little Bill Wallace, Il MIssissippi Blues Trail ricorda l'importanza di questo luogo nella storia dello sviluppo del blues del Mississippi. Sempre di grande interesse per gli appassionati consigliamo di non  perdersi anche Walnut Street, famosa per i locali con musica live o il Playboy Club, immortalato dal film Mississippi Blues di Bernard Tavernier

Da Greenville andando verso ovest incontriamo Cleveland  con visita alle Dockery Farms, dove un tempo il bluesman Charley Patton era impiegato per il lavoro nei campi.

Impossibile non voler vedere (anche se le auto vengono scoraggiate a rallentare da guardie armate che camminano protettive sotto il cancello bianco) il Parchman “Mississippi State Penitentiary”, all’incrocio tra la 32 e la 49W. 7.000 ettari di penitenziario divenuto famoso, oltre che per la durezza, per le ricerche e registrazioni dell’etnomusicologo Alan Lomax, e per aver ospitato numerosi bluesmen (come ad esempio Son House e Bukka White) e ricordato nelle strofe di  altrettanti musicisti non solo di blues (tra i primi ad esempio citiamo Johnny Winter e John Mayall). Ancora oggi si possono vedere i prigionieri, con la classica divisa a strisce, che lavorano la terra che circonda il carcere..

Arriviamo a Tutwiler, dove si narra che W.C. Handy, fermo alla stazione del treno, sentì per la prima volta quello che poi venne chiamato “blues”, da un nero sconosciuto che suonava una chitarra usando come slide un coltello. Visiteremo la tomba di Sonny Boy Williamson II, e nonostante la data della morte riportata sulla lapide sia sbagliata, nonché quella della nascita sia incerta, moltissimi musicisti passano ancora in pellegrinaggio lasciando come omaggio la loro armonica.

Arriviamo nel tardo pomeriggio a Clarksdale e prima di entrare in citta’ ci fermiamo  a visitare la piantagione  Hopson, dove si trova lo Shack Up Inn dove abbiamo trascorso due notti; la particolarità e, forse anche l’unicità, di questo posto è che il proprietatio, Bill Talbot, ha preservato le vecchie baracche dei mezzadri che lavoravano nella piantagione trasformandole (con la sola aggiunta dei servizi igienici e dell’elettricità) in “ritiri spirituali” conservando un aspetto del Delta del Mississippi che sta sparendo….un posto veramente unico.

La nostra permanenza a Clarksdale comincia subito con il botto…siamo infatti attesi presso l’ultimo vero Juke Joint rimasto nel Mississippi, il Red’s Lounge, dal proprietario del locale Red Paden, per un autentico barbeque southern style e in nostro onore il cuoco prepara anche degli spaghetti alla bolognese…che per cortesia abbiamo assaggiato ma ci siamo lanciati a capofitto su pollo e costine di maiale cucinate in modo assolutamente favoloso! Dal terrore iniziale dato dal fatto di essere gli unici bianchi nel locale, passiamo anche grazie alla birra, ad un favoloso clima che ci fa gustare appieno l’ospitalita’ di questa gente del South! E sempre in nostro onore inizia il concerto di un bluesman locale di 82anni….incredibile.

Rientriamo nella nostra “baracca” allo Shack Up Inn stanchissimi ma entusiasti della serata.Il risveglio la mattina successiva e’ magico….in questa piantagione di cotone spazzata dal vento, con il cigolio di vecchie sedie a dondolo sui patios…incredibile.

Iniziamo la visita di Clarksdale  dal Delta Blues Museum e poi ci spostiamo al Cat Head Delta Blues & Folk Art, gestito da Roger Stolle, che insieme a Jeff Konkel è una delle ultime persone bianche veramente attive per preservare la tradizione afro-americana e la sua cultura. In questo negozio troverete qualsiasi disco di blues che si desidera, così come oggetti d'arte e artigianato realizzati da bluesmen come Pat Thomas, figlio del leggendario James "Son" Thomas.

A pochi isolati dalla Cat Head, visitiamo la Stan Street’s Hambone Gallery o il Rock and Blues Museum che espone oggetti storici come rari 78 giri blues, strumenti musicali e fotografie. Dopo un pranzo veloce  passeggiariamo per Clarksdale, visitando il Wade Wolton’s Barber Shop e il Riverside Hotel dove morì Bessie Smith, il l Sarah’s Kitchen e l’edificio dove si trovava la famosa etichetta Rooster’s Records, e arrivamo fino all’Abe’s BBQ, situato al famoso incrocio tra 61 e 49 (anche se il vero e proprio crocevia tra le highway è diverso, essendo la storica HW 61 spostata dalla sede originale, ma dove possiamo trovare un monumento che ricorda il famoso evento). Per la serata, altro locale mitico…  il Ground Zero Blues Club, di proprietà di Morgan Freeman, dove ceniamo con il “solito” concerto live di bluesman locali.

La mattina successiva Lasceremo  Clarksdale, per visitare la famosa Piantagione Stovall, dove Muddy Waters giunse proveniente da Rolling Fork, e dove Alan Lomax lo sentì suonare per la prima volta. Qui troverete l'indicazione di dove si trovava quella che si dice essere stata la casa di Muddy Waters, attualmente ospitata (ricostruita) all’interno del Delta Blues Museum a Clarksdale.

Poi faremo una deviazione attraversando il fiume Mississippi ad Helena, in Arkansas, sede del King Biscuit Blues Festival e dove troveremo le tombe di Robert Nighthawk e Frank Frost.

Famosa non solo per il Blues Festival, Helena è anche la città natale del Cedell Davis e del pianista Roosevelt Sykes, e Robert Johnson  vise qui per la maggior parte degli utlimi cinque anni della sua vita, dando lezioni di chitarra  al figlio della sua compagna, Estella Coleman, il cui nome era Robert Lockwood Jr.

Visiteremo il Sonny Boy Williamson  Museum e la  KFFA Radio (1360 Radio Dr.), famosa per il programma King Biscuit Time in cui Sonny Boy  era solito suonare

Dopo il pranzo al  Blues Bayou continuando sulla Highway 61 ci fermiamo  a Tunica per visitare il Gateway To The Blues shop.

Arriviamo a Memphis nel tardo pomeriggio e dopo esserci sistemati in hotel, ci spostiamo sulla Beale Street al BB King Blues Club dove ceniamo mangiano pesce gatto fritto, piatto tipico del Mississippi e ascoltando ottima musica dal vivo. La mattina  successiva e’ dedicata a Martin Luther King ….per vivere intensamente lo spirito del sud e uno dei momenti cruciali della sua storia, visitiamo il National Civil Rights Museum, al Lorraine Motel, dove il dottor Martin Luther King fu ucciso il 4 aprile 1968.

Dopo pranzo ci aspetta la visita a Graceland,  la maestosa tenuta di Elvis Presley che si trova al numero 3734 del Boulevard Elvis Presley a Memphis, nelTennessee, dove il cantante ed attore visse a lungo e dove è sepolto. È la seconda residenza più famosa e visitata degli Stati Uniti dopo la Casa Bianca…personalmente non mi ha entusiasmato piu’ di tanto..ma a Memphis e’ una tappa obbligata!

Partenza presto la mattina in direzione di Florence in Alabama, dove visitiamo la casa natale di WC Handy, ora museo. Da li la tappa successiva e’ la cittadina di  Muscle Shoals, dove visitiamo i famosi Muscle Shoals  Sound Studios e i Fame Studios. I Fame Studios vennero fondati nel 1959 a Florence e si trasferirono due anni dopo a Muscle Shoals ospitando alcuni dei più grandi artisti della storia della musica soul, blues e rock; artisti del calibro di Aretha Franklin, Little Richard, Wilson Pickett, Etta James, Otis Redding, solo per citarne alcuni.Dopo la visita partiamo alla volta di Lynchburg, dove visitiamo la Jack Daniels’ Distillery; la distilleria si trova in questa tranquilla contea, in un fantastico contesto fatto di dolci colline verdi e fattorie..un posto veramente idilliaco.  Arriviamo a Nashville in serata ma subito ci buttiamo sulla Broadway e dopo una cena in una birreria entriamo in un locale dove si suona musica country e con gente che balla scatenata!

La giornata successiva la passiamo visitando Nashville e partiamo subito con  il Nashville Country Music Hall Of Fame, la vera casa della musica americana sin dal 1967; da qui prendiamo la navetta per raggiungere lo storico Rca Studio B, uno degli studi di registrazione più importanti e di successo al mondo.

Più di 35.000 canzoni hanno visto la luce grazie alla magia di questi Studio, inclusi più di 1.000 successi Americani, singoli che hanno venduto più di 40 milioni di copie, ed oltre 200 registrazioni di Elvis Presley (ben più di qualunque altro studio). Nel pomeriggio visitiao il Johnny Cash Museum. In soli cinque mesi dalla sua grandiosa apertura - ultima attrazione in ordine di tempo della Music City - è arrivato in vetta alle mete da visitare sia nella lista di Forbes (che lo annovera al primo posto tra le destinazioni imperdibili) che per National Geographic.

Trascorriamo il resto della giornata girando per il centro di Nashville, pieno di negozi di stivali e cappelli, negozi di dischi, birrerie e bar che offrono musica dal vivo dalle 2 del pomeriggio fino a tarda notte; visitiamo il Ryman Auditurium e la Bridgestone Arena  e passiamo anche dal nuovissimo centro convegni chiamato “the Music City”.Per questa nostra ultima cena a Nashville, andiamo al Wildhorse Saloon, dove ci lasciamo coinvolgere nella line-dance….ed e’ strano perche’ siamo gli unici che non portano cappelli da cowboy e stivali!

…finisce anche questa avventura…domani si rientra!

Ma questa parte d’America, che molto spesso non viene coinvolta nei circuiti turistici…ci lascia tanto nel cuore e nell’anima!


Operatore:



ANDREA MASSARDI
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