New York
 
New York
 
New York
 
Stati Uniti d'America
 
America del Nord
 
Resoconto di viaggio: Dettagli
Titolo:
Tipo Viaggio: Soggiorno
 
Tipologia: Di gruppo
Partenza da:  
Continente: Europa
Paese: Italia
Regione: Veneto
Provincia: Venezia
Località: Venezia
 
Destinazione:
Continente: America del Nord
Paese: Stati Uniti d'America
Regione: New York
Provincia: New York
Località: New York
Durata e sistemazione:
Giorni: 6 Notti: 5 Categoria: 4 stelle Trattamento: Pasti come da programma
 Il viaggio comprendeva:
Borsa da viaggio
Trasferimenti Apt/hotel/Apt
Quota Iscrizione
Assicurazione Medico Bagaglio
Accompagnatore d'agenzia
Ingressi Musei
Escursioni
Documentazione informativa
Descrizione Resoconto:
Sabato 26 aprile 2008 New York non avrebbe potuto essere un set migliore: il clima era mite, la giornata luminosa e soleggiata rendeva ancor più vivaci i colori dei circa 30000 partecipanti alla 21^ edizione dell’annuale “Vaisakhi Sikh Day Parade” confluiti nella Broadway a Manhattan per sfilare fino a Madison Avenue Park dove la manifestazione si è conclusa con i discorsi di alcuni leader. Per tutta la mattina è sembrato di essere in una strada di Delhi se non fosse stato per i grattacieli che facevano da sfondo al corteo di turbanti e folte barbe, agli sgargianti sari femminili che ondeggiavano come un mare di fiori nel vento, alla gente gioiosa e allegra di trovarsi in quella festa di colori e di musica.
La parata è organizzata ogni anno dall’Associazione culturale dei Sikh di Richmond Hill in collaborazione con quelle dell’East Coast come “Sikhs for justice”, “United Sikhs”, “Dal Khalsa” e “Sikh Youth of America”. A loro si aggiungono altri gruppi degli Stati Uniti e del Canada e più di cinquanta “gurdwaras”, i luoghi di culto e di aggregazione che fungono anche da scuole, case di riposo per bisognosi e pellegrini, centri di informazione ovvero “le case del guru” secondo la traduzione letterale, ovviamente il Guru Granth Sahib, il Signore Maestro Libro, la sacra scrittura che vi è custodita all’interno e raccoglie in quasi sei mila inni gli insegnamenti dei dieci Guru Sikh, dal fondatore Nanak a Gobind Singh che decretò non ce ne sarebbero stati altri dopo di lui.
I sikh nel mondo sono circa 19 milioni e vivono per lo più nella regione indiana del Punjab: ne risiedono fuori dell'India quasi un milione, di cui oltre quattrocentomila in Gran Bretagna, trecentomila in Canada e centomila negli Stati Uniti.Nel sikhismo è importante l’impegno personale a condurre una vita onesta, ma un altro aspetto fondamentale è il “sangat” cioè la comunità: occorre raccogliersi in meditazione con dio non solo individualmente ma anche a livello collettivo. Chiunque può entrare in un gurdwara per meditare o pregare, a qualsiasi religione egli appartenga. Secondo la filosofia Sikh esiste una libertà di culto perché ciò che conta di più è la condotta morale dell'individuo nel corso della sua vita mondana e la sua fede nel creatore: ciò significa che possono congiungersi con il Supremo persone di religioni diverse pur rimanendo all'interno della propria. Davanti a Dio non c’è indù, non c’è musulmano ma soltanto carità, servizio e preghiera. I sikh sono aperti, tolleranti, ospitali, come vuole testimoniare la cucina presente in ogni tempio con accesso libero e gratuito, dove i membri della comunità prestano volontariamente la propria opera per dare la possibilità a tutti i visitatori di consumare un pasto insieme, a simboleggiare la loro convinzione in una società non sessista o razzista in cui tutte le persone, di ogni casta e religione, sono uguali.Il corteo a New York era introdotto come sempre dal “Panj Pyare”, nome dato dal guru Gobind Singh ai primi cinque sikh scelti quali nucleo fondatore dell’esercito “khalsa”. Il numero cinque ha un significato particolare nella teologia sikh come pure nella tradizione classica indiana. “Khalsa” significa, letteralmente puro e identifica il sikh che ha partecipato a una cerimonia di battesimo condotta da cinque sikh battezzati. Il 30 marzo 1699 il decimo guru Gobind Singh aveva infatti battezzato i primi cinque sikh, e si era fatto battezzare da loro. E cinque sikh battezzati aprono ogni sfilata reggendo le bandiere arancioni con il simbolo del “khanda”, una spada a doppio taglio che significa il potere onnipotente del creatore in cui sta la giustizia e la verità, sopra un cerchio che rappresenta l’infinito circondato da due lame esterne per l’equilibrio spirituale e temporale di ognuno e dell’universo. Durante la parata ci sono state dimostrazioni di Gatka, la tradizionale arte marziale sikh che utilizza spade, coltelli, catene e bastoni e, arrivati nel parco all’altezza della 23^ Strada la distribuzione gratuita di una quantità spropositata di specialità vegetariane, i “langar”. Ogni gurdwara aveva allestito menù diversi portando le migliori specialità in grande abbondanza; c’era la ressa per la distribuzione del cibo come se la gente non mangiasse da anni, ma, mentre in analoghe manifestazioni in India, tutti spingono e urlano, qui con grande effetto comico, uno attaccato all’altro come auto in colonna, al massimo chiedevano scusa, ringraziavano, invitavano a prendere altro cibo. Molto disponibili e cordiali, per nulla infastiditi o impersonali ma sempre in cerca al contrario di incrociare i loro sguardi, gli uomini dietro i tavoli si prodigavano perché tutti ricevessero almeno due o tre piatti e la loro missione sembrava essere quella di riempire pance e sacchetti vari con grosse porzioni. Si sentivano benedetti distribuendo gratuitamente cibo, una grande lezione di cultura.


Operatore:



ALBERTO BENINI
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