Sono partita con qualche dubbio sulla destinazione, troppe idee in testa e tanti pareri contrastanti, ma come al solito mi lascio guidare dall'istinto ...e appena scendo dall'aereo chiudo gli occhi per 5 secondi ed eccomi a Marrakech!
Le formalità doganali le odio in qualsiasi posto, sia all'andata che al ritorno per cui caliamo un velo pietoso ...
Al pomeriggio del primo giorno ci siamo recati nella Medina per iniziare il "tour de force".
Piazza Jemaa el-Fna è stata all’altezza della sua fama, specialmente verso sera.
Spettacoli improvvisati di suonatori, incantatori di serpenti, venditori di tutto e, al limite della piazza piccole botteghe artigianali con una miriade di cose, sono assolutamente da non perdere.
Qualche euro è doveroso e direi meritato per godersi lo spettacolo.
Tre meravigliosi giorni con la stupenda guida di Abdullah (mi piacciono le guide che amano il proprio paese e sanno raccontare con un tocco di "magia")
Abbiamo visto il palazzo “ La Bahia” molto bello con appartamenti tutti lavorati, porte scolpite, stucchi, gessi, maioliche e soffitti favolosi. Abbiamo proseguito a piedi, attraversando la via principale dei “Souks” , fino alla Medersa Ben Youssef antichissima scuola coranica decorata con stucchi, marmi, mosaici e legni di cedro.
E poi negozi di vendita di carne, frattaglie, pesce, frutta, spezie, sali da bagno, sali da cucina, olii profumati fra cui quello famoso d’Argan e le pasticcerie, le cui patisserie saranno un ottimo ristoro nelle visite quotidiane a questa enorme bolgia umana.
La Djemaa ti prende, non si può far a meno di venirci almeno una volta al giorno e almeno una volta la sera: tutti ti chiamano, ti invitano, ti rincorrono per una foto o per una ripresa di videocamera, per apparire, per far soldi, per allietarti.
Se si fa una foto almeno 5 dh vanno dati (per 50 centesimi perché non farsi fotografare con i venditori di té o con i ballerini berberi?) ed ovviamente bisogna far attenzione anche al portafogli sebbene la polizia vigili costantemente su questa affollatissima e movimentata spianata.
Verso sud le file di caleches aspettano i turisti per il consueto giro intorno le mura ma la nostra attenzione è tutta per l’altra perla di Marrakech, il suo simbolo nel mondo: la Koutoubia.
Questo splendido minareto, sulla cui figura sono poi stati modellati alcuni altri minareti famosi come la Giralda di Siviglia e la Tour Hassan di Rabat, è separato dalla piazza da una trafficatissima via dove attraversare è veramente un’impresa ardua per chi non è abituato al traffico pazzo ma vedere da vicino questo splendido minareto fa dimenticare l’avventura nel traffico e solo così si può apprezzare la bella figura artistica che lo contraddistingue.
|