Soprattutto non avevo messo in conto di divertirmi! Il che, quando succede e inaspettatamente, è una bella sensazione. Tutta colpa dei compagni di viaggi del workshop organizzato da Turismo in Rete e dell’animatore Andrea Gozzi che ha convocato il gruppo di motivati operatori turistici nella seicentesca Villa Quaranta Park Hotel, dimora di prestigio della famiglia Tommasi, a Settimo di Pescantina.
È una lunga storia di accoglienza quella di Villa Quaranta che nel registro degli ospiti del 1822 annovera anche lo Zar Alessandro I.
Tappa di ristoro per chi nel passato, a bordo di carrozze e quadrupedi sellati, risaliva dalla pianura verso il Brennero con destinazione Austria. Location di prestigio con servizi di alta qualità e accoglienza famigliare, per chi - oggi - preferisce scantonare la città e godersi un soggiorno nella terra del Valpolicella, con contorno di giardino all’italiana, SPA e centro benessere alimentati da acque termali sorgive.
E mentre il gruppo degli operatori turistici lavorava nella tranquillità del centro congressi, occasionalmente distratto dal passo felpato di Trusty che verificava il livello di attenzione di ognuno e intanto rubava una carezza (impossibile non porla, la mano scattava in automatico attratta dal suo folto pelo, nero come la notte!), lo staff, con Stefania in testa, organizzava la nostra esperienza pomeridiana. Repentino cambio di dress code, dall’elegante-casual all’accappatoio bianco con telo bordeaux. La mise ideale per affrontare la lezione teorico-pratica di Sara, esperta in trattamenti estetici e salutistici erogati con la linea di prodotti ricchi dei principi attivi che si ricavano dalle vinacce di Amarone e Valpolicella. Creme e oli a preludio di massaggi rigeneranti. E a noi è tocco in sorte di doverli sperimentare! Spalle, viso, mani, gambe, ... ognuno ha avuto la sua dose di coccole!
E ancora non paghi della stimolante mattinata di confronti sulle sorti del turismo, sull’incoming e l’esperienzialità, sulle tecnologie, i social e il mondo web, rinfrancati poi dal tocco vigoroso di mani sapienti e sorridenti, ci siamo allargati nella zona wellness.
Sperimentare è sempre il modo migliore per capire e apprezzare, o esporre critiche, all’occorrenza. Se ci metti la faccia e tocchi con mano cogli motivazioni e sfumature che altrimenti non ti si paleserebbero.
Quindi, dal bagno turco alla sauna, con sosta nella grotta del freddo, ombrati dai colori soffusi che albergano in tutta la SPA, abbiamo appeso l’accappatoio e testato ogni angolo del centro. Ben strutturato ed essenziale, offre anche il rituale Hammam eseguito con la tradizionale pietra di Prun della Lessinia condita di agrumi, per rigenerare il fisico in vista del percorso Thermarium.
Un’altra chicca che sottolinea l’attenzione alla territorialità e ai prodotti locali. La vera forza di questo articolato e ricco complesso, che coniuga storia, tradizioni e modernità. Sia negli alloggi - camere standard, deluxe, suite - che nella taratura dei servizi. E dove, se tutto il resto non bastasse, si possono prendere una “messa in villa” e un “aperitivo in bottega”!
Come? Semplice: frequentando la chiesetta romanica incastonata nella struttura primigenia della Villa padronale e, finita la messa, entrando nella Bottega del Gusto per una assaggio di Monte Veronese, sopressa della Lessinia e l’immancabile bicchiere di Valpolicella.
Ha radici lontane il vino dei Tommasi. Sono vigne che Giacomo coltivava da mezzadro agli inizi del secolo scorso e che con lungimiranza ha saputo tradurre in un progetto famigliare e imprenditoriale di lunga data e di ampie prospettive. Il nome e le bottiglie sono approdati ormai in tutti i continenti, ma noi qui a Verona ne possiamo assaporare le origini e i sentori in ogni declinazione.
Avete ancora un po’ di fiato? Scendete le scale che partono dal cortiletto interno e respirate l’atmosfera della Cantina. Luogo per antonomasia dove risiede il buon vino e che oggi ospita etichette del territorio e del mondo.
Grazie per l’ospitalità e per la qualità della giornata. Dove le persone fanno ancora la differenza.
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