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Resoconto di viaggio: Dettagli
Titolo:
Il diario del Cammino di Francesco (4° tappa)
Tipo Viaggio: Turismo Religioso
 
Tipologia: Di gruppo
Partenza da:  
Continente: Europa
Paese: Italia
Regione: Umbria
Provincia: Perugia
Località: Candeggio
 
Destinazione:
Continente: Europa
Paese: Italia
Regione: Umbria
Provincia: Perugia
Località: Assisi
Durata e sistemazione:
Giorni: 1 Notti: 0 Categoria: Come da programma Trattamento: Pasti come da programma
Descrizione Resoconto:
Si dirà con Sandra durante la tappa di oggi: un cammino è differente da una semplice escursione, da un trekking. Non è solo sentieri e paesaggio; c'è ovviamente in principio il senso di devozione in un viaggio verso il sacro, ma anche il passare in aree rurali, solcate dal lavoro dell'uomo, incontrare queste persone, con un saluto dalla finestra, due parole e l'offerta di un po' d'acqua. Entrare in città e borghi e fondersi con la storia di questi centri. Passare per i luoghi di fede, che spesso a sproposito chiamiamo “minori”, che siano una pieve coperta di edere, una chiesa spoglia in un bosco, una croce di legno piantata in un poggio. E' così che strade campestri, grandi imbrecciate e anche piccole asfaltate, tanto dure sotto i nostri piedi, acquistano un significato nuovo e divengono le vie della nostra anima”. Nella tappa di oggi c'è tutto: natura, paesaggio, incontri, storia, fede. Scendo a colazione, la Vilma è su un pianerottolo due scalini sopra di me, così i nostri occhi risultano alla stessa altezza: mi dice con decisione che odia l'asfalto. Mi racconterà poi verso le undici, all'inizio della strada bianca che conduce a S.Pietro in Vigneto, che è probabilmente per via di quella ultima tappa del Cammino di Santiago in cui ne trovò 40 km pressoché rettilinei sotto il sole cocente... Si parte da Ponte d'Assi, appena fuori Gubbio. Ci troviamo presto ad un guado, che superiamo facendo una certa attenzione. Tutti credono sia il guado da cui mettevo in guardia la sera precedente a cena; in verità parlavo di un'altro attraversamento, che troveremo più avanti. Si sale sulle colline, sempre accompagnati dalle ginestre, dai cisti e dalle rose canine. Sulla sinistra un piccolo appezzamento è accesso da una fitta distesa di papaveri, che si spargeranno con divino disordine tra i successivi campi di frumento e sulle scarpate della strada. Giunti ad un poggio ci voltiamo dietro di noi: la grande piana agricola davanti a Gubbio, le cinque cime dietro, quelle che ritrovi nello stemma, e in lontananza le imponenti sagome del Cucco e del Catria, al confine con le Marche. Intercettiamo Padre Paolo e la Dona ai quali avevamo dato appuntamento e prendiamo presto la strada inghiaiata per San Pietro in Vigneto. L'abbazia e il castello di Vallingegno attraggono la nostra attenzione sul crinale alla nostra destra, insieme alle pecore e alle vacche sui verdissimi pascoli rubati ai fitti boschi. Ci sorpassa col suo pandino 4x4 Stefano il custode dell'Eremo, proprio poche centinaia di metri prima del nostro arrivo. Il luogo è a dir poco incantevole: un curato pratino tutt'intorno, con cespugli, olivi e alberi da frutto, incornicia la struttura in pietra. All'interno un cortile I racconti di Stefano, i suoi occhi buoni, la chiesa dalle mura blu, l'affresco dipinto da non si sa chi, il buco lasciato dall'idraulico da dove entra il gatto, le ciliege e i ciclisti ingordi, le voci unite a cantare il dolce sentire, il grechetto e i salumi di Norcia, un caffè inaspettatamente buono... il tempo all'Eremo passa veloce e ce ne andiamo rifocillati e più ricchi. Ora la strada bianca diventa sentiero e arriviamo presto al guado, quello vero, quello atteso con timore, fortunatamente il passaggio, complice un corda installata, è più semplice del previsto. Poi la chiesa di Caprignone, improvvisa nel bosco, che tutti vorrebbero vedere dentro ma che è chiusa da un consunto portone.con un pozzo al centro. 

Biscina è sopra di noi, il sentiero che sale e che dovrebbe essere nella mia idea un fiume di fango è stato diligentemente attrezzato con dei tronchi di traverso che fanno defluire l'acqua. In breve siamo a Biscina, non prima di essersi voltati diverse volte ad ammirare il bellissimo panorama e a ripercorrere i luoghi toccati. Qualche Peroni all'agriturismo, un po' di fresco e un po' di sole, battute e sguardi di consenso, qualche attimo ancora tutti insieme all'aria aperta: oggi è stata una giornata incredibile sulla Via di Francesco.




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DONATELLA SEGARIZZI
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