26 ottobre … si parte alla scoperta dell'Oman, paese in equilibro tra tradizione ed innovazione, frutto dalla straordinaria opera del Sultano Qaboos.

Ho prenotato questo viaggio di getto, attratta dalle 5 notti nel deserto.

Si parte da Malpensa, volo Etihad Airways: posti a bordo confortevoli, buono il catering e grande puntualità.

Arrivata a Muscat, un piccolo inciampo: non c'è nessuno ad aspettarci.

La cosa un po' mi allarma; speriamo non sia un brutto segno. In quattro e quattr' otto tutte le altre guide presenti si avvicinano per vedere se c'è bisogno d'aiuto, chiamano il collega per capire dov'è, se sta arrivando.

Sono sbalordita: mai visto musulmani così gentili e per di più gratis.

Nei giorni seguenti scoprirò che gli Omaniti sono musulmani ibaditi e qui sta la grande differenza.

E' una popolazione cordiale, sempre disponibile ma con discrezione e garbo. Le donne poi sono bellissime! Anche quando portano la maschera tradizionale che copre loro buona parte del viso, vedi che sono molto curate, spesso truccatissime.

L'itinerario inizia da Muscat, capitale moderna ed elegante; attraversando i monti Hajar, arriviamo a Nizwa, l'antica capitale con la tradizionale asta del bestiame del venerdì e il suq dei datteri, buonissimi, dolcissimi e vi assicuro per niente dietetici.

Da qui proseguiamo verso il deserto e poi verso la costa, diretti a Ras al Hadd. Qui ci attende l'escursione notturna alla Riserva di Ras al Jinz dove ammirare le tartarughe mentre depongono le uova. Per quanto questa visita risulti un po' troppo caotica (è venerdì e ci sono tantissime famiglie omanite con bambini al seguito), devo ammettere che lo spettacolo è notevole: vedere queste bellissime creature che – sfinite – se ne tornano al mare è uno spettacolo a dir poco emozionante.

Dopo Ras al Hadd, costeggiamo la costa arrivando a Sur con i tipici dhow e a seguire i tanti spettacolari wadi; ci fermiamo per la visita al suggestivo Wadi Tiwi.

Siamo ormai a fine corsa e con il cuore triste ci dirigiamo verso Muscat. I nostri autisti sanno ancora meravigliarci con altre improvvise disgressioni lungo strada. Il paese non finisce di sorprenderci!

Tra tanti bei ricordi, indubbiamente il più significativo per me è l'esperienza del deserto. Impossibile dimenticare la magia delle sue dolci dune color pesca, le albe silenziose, l'incontro con un timido fennec che, attratto da tanti bizzarri bipedi, interrompe una nostra cena.

Sdoganata l'esperienza per me nuova dei campi tendati mobili, sono ora pronta per un nuovo viaggio nel sud, nel deserto del Rub al Khali, ancor più affascinante.

Senz'altro un viaggio in Oman non è economico, tutt'altro.

Lasciatemi dire però che a mio giudizio per questo genere di itinerario non è tanto importante spendere meno ma spendere bene. Avere o meno gli autisti giusti e il giusto corrispondente in questi viaggi fa la differenza … eccome se la fa!

Dei campi tendati vi racconterò in un futuro report …