Insolita importante collezzione d arte contemporanea nel cuore verde d Italia.
Quando pensiamo all Umbria tutti abbiamo l immagine di una terra dove la natura a volte ancora aspra selvaggia, le dolci colline i borghi antichi dall atmosfera medioevale che si intrecciano in paesaggi sconfinati suggestivi ,ci portano a chiamare questo territorio cuore verde d Italia.
In una parte a nord della provincia di Perugia( distante 85 km dal capoluogo e raggiungibile in 55 minuti di tragitto in auto) si trova Città di Castello: qui e' forte la nostra sorpresa perché non ci si aspetta di scoprire vedere e conoscere una tra le importanti mostre d arte contemporanea:La collezione Alberto Burri.
La grande esposizione si divide in 2 location vicine l una dall altra a circa 1 km di distanza.
Per primo vorrei citare il palazzo Albizzini edificio risalente al xv secolo di origine rinascimentale fiorentino negli anni 70 fu lo stesso artista Alberto Burri tra i sostenitori che chiesereo ed ottennero la ristrutturazione del palazzo e l artista diede il suo contributo donando 32 opere e poi curando la creazione degli spazi la scelta delle opere anche in senso cronologico.
Il nobile palazzo sede della fondazione Albizzini voluta da Burri e costituita nel 1978 ospita 130 opere realizzate tra il 1948 ed il 1985 distribuite in 20 sale.
Si possono osservare in questi capolavori lo sforzo le prove e l intuito dell artista nel rilevare nel comprendere le capacità espressive di materiali semplici in uso comune:
sabbia,sacchi,stoffe,plastica,e lastre di ferro.
Il vicino complesso sede degli ex Essicatoi completa la collezzione di Palazzo Albizzini con le opere realizzate tra il 1979 e 1993.
L origine di questa singolare struttura ospitante l altra parte della colcollezione Burri risale tra la fine degli anni 50 e metà degli anni 60 qui veniva essiccato il tabacco tropicale che all epoca poteva essere considerato tra le maggiori ricchezze dell economia locale.
La struttura della fattoria Autonoma Tabacchi furono dismesse negli anni 70 durante lo straripamento del fiume Arno a Firenze nel novembre 1966 l allora amministrazione fiorentina ebbe una felice intuizione per salvare l archivio storico su carta del quotidiano "La Nazione" la giunta della città gigliata chiese ed ottenne di trasferire materiale già in parte rovinato proprio negli stabilimenti dell essiccatoi e pertanto grazie ai macchinari e alle elevate temperature l archivio del quotidiano venne salvato.
Alberto Burri ottenne nel 1978 l uso di questi capannoni come laboratorio per la realizzazione di grandi opere di importanti dimensioni.
L anno successivo nel 1979 finalmente i capannoni vennero ufficialmente aperti al pubblico alla critica inaugurando il primo ciclo pittorico denominato "Il viaggio".
All esterno,nei giardini sono esposte 3 realizazzioni mastodontiche:
Grande Ferro Sestante/Grande Ferro K/Grande Ferro U.
L esposizione all interno degli ex essiccatoi imvece si suddivide in 3 sezioni:
Grandi Cicli pittura e scultura(128 opere in materiale Cellotex impasto di legno)
Opera grafica Permanente(196 opere in materiale in carta combustione assenza di fuoco per questo materiale il maestro si confrontava con gli stampatori)
Burri documenta:(le stagioni dell artista,le inaugurazioni gli incontri con altri artisti quindi i media ed i mezzi multimediali che permettono la possibilità di conoscere sia l uomo che l artista).
Se organizzate qualche giorno di visita a Città di Castello è fondamentale visitare la collezzione Burri anche per chi è profano e non è interessato all arte le opere di Burri sorprendono senza dubbio per i colori sgargianti le dimensioni l uso dei materiali.
Per un’esperienza ancora più completa, è possibile partecipare a visite guidate in ogni sede espositiva. Sul sito ufficiale della Fondazione Burri puoi consultare tutte le informazioni sugli orari di visita e i prezzi dei biglietti.
La scoperta di Città di Castello può essere integrata visitando il centro del bel borgo circondato da mura medioevali all interno delle mura vi consigliamo la Pinacoteca Comunale la chiesa dedicata a San Francesco il Palazzo Magherini Graziani.
Nei dintorni per completare il tour
Tra Città di Castello e Perugia si trova Umbertide, meraviglioso comune umbro nel quale coesistono elementi antichi e moderni. Il borgo infatti, da un lato è ricco di storia antica, con chiese, monumenti e musei di pregevole valore artistico; dall’altro è stato simbolo di grande sviluppo economico negli anni ’60, quando divenne un importante centro.
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