Pinacoteca di Brera, Milano
Ragazzi che emozione tornare alla vita, alla socialità, a vivere la propria città.
Con la FINALMENTE zona gialla proclamata in molte regioni e anche in Lombardia pochi giorni fa, stanno riaprendo anche le attività culturali.
Il 9 febbraio ha riaperto anche la Pinacoteca di Brera e, fatta la prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale, ho organizzato il mio ingresso alle 15.50.
La visita dura 1ora e 30 minuti massimo.
Mascherina obbligatoria, così come igienizzare le mani all’ingresso, viene testata la febbre sia al polso che alla fronte.
Gli ingressi sono contingentati.
Al momento in cui scrivo, l’ingresso è gratuito.
Unico dispiacere: non aver avuto una guida (persona fisica).
E neanche un audio guida o brochure per motivi di contagio per capire meglio quello che stavo ammirando.
Mi sono attrezzata con la guida di Brera sul telefono.
Le opere contenute sono del periodo della pittura veneta e lombarda tra il 1400 e il 1800.
Molte opere sono a sfondo religioso come ovvio che sia, a tratti cruento.
Curiosità: appaiono tanti cani nei quadri dell’epoca.
Nell’ultima sala, si può ammirare “Il Bacio di Hayez”, con i colori della nascente Italia e della Francia a sostegno all’epoca.
Ovviamente andateci se potete.
Camminare nelle sale in mezzo alle opere d’arte è una sensazione bellissima.
Consiglio una guida (che ho cercato ma non è stato possibile per ora).
Ho chiesto se era possibile fare foto, mi hanno risposto di sì. Ne pubblico qualcuna per chi non ha possibilità di essere a Milano.
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