Più che una vacanza quella in Sardegna è stata una vera e propria avventura, la tipica vacanza “on the road” in moto. Bagaglio ridotto al minimo, e per me che in genere anche per soli 3 giorni rovescio mezzo armadio in valigia è stato un trauma! Con mille dubbi sulla riuscita dell'impresa partiamo. Traghettata con la Moby, sbarco a Olbia e giro della parte nord per i primi giorni, anche se la vera meta della vacanza è l'Arcipelago della Maddalena.
Il buon servizio di traghetti da Palau all'isola madre e capitale dell'omonimo Arcipelago ci fa attendere solo 15 minuti prima dell'imbarco...ed eccoci sulla Maddalena.
Dopo aver riposato la schiena dai km di moto già perscorsi nella Nurra e nella Gallura esploriamo l'isola.
La Maddalena è l'unica isola ad essere abitata (fatta eccezione per le ville dei vip su alcune altre isole) e ha un piccolo e grazioso centro città. La sera la cittadina offre ottimi ristoranti con piatti di pesce fresco squisiti, qualche negozietto di artigianato, qualche bar e un cinema...insomma non aspettatevi la movida della Costa Smeralda, è un luogo abbastanza tranquillo.Va detto inoltre che le spiagge della Panoramica sono molto turistiche e sicuramente meno belle di quelle della vicina Caprera.
Le isole della Maddalena e di Caprera sono collegate da un ponte che è ancora in fase di ricostruzione. Sarebbe dovuto essere pronto per il G8, che però come ben sappiamo non si è svolto qui, il che ha fatto rallentare i lavori.
Caprera è una riserva naturale che si presenta a tratti come un immensa pineta, a tratti come una distesa di roccie e piccoli arbusti. All'ombra delle pinete si nascondono tantissimi cinghiali che a volte si spingono fino in Maddalena attraversando il ponte. L'unica costruzione presente sull'isola è il Museo di Garibaldi e ovunque nell'aria si avvertono i profumi intensi di mirto, lentischio e corbezzolo.
Devo ammettere che la scelta della moto, per quanto scomoda, consente di fermarci ovunque per un breve tuffo e di vivere le isole in assoluta libertà. I colori di un mare azzurro e le belle spiagge del Relitto, di Cala Garibaldi e Cala Napolitana (Caprera) ci regalano poi il relax tanto atteso.
Consiglio vivamente il tour delle isole in barca.
Noi ci siamo affidati alla “Città di Chiavari” il cui capitano è un vecchio lupo di mare che da più di 50 anni domina le onde delle Bocche di Bonifacio. Il tour costeggia S.Stefano e Caprera. La prima sosta è prevista a Budelli. Lo spettacolo ci ha lasciati letteralmente senza fiato! Il mare assume colori intensissimi risaltato dalla sabbia bianca del fondale. (vedi foto)
Scendiamo per il primo bagno, e dopo aver nuotato in un acqua così cristallina nessuno vuole più salire a bordo. Il vecchio capitano gioca però la carta vincente per convincerci ... il risotto agli scampi è pronto! Mmmm che delizia. Pranziamo a bordo, circondati dall'azzurro dell'acqua di Budelli mentre i gabbiani si avvicinano nella speranza di ottenere un facile pasto.
Il tour prosegue costeggiando Budelli fino alla famosa “Spiaggia Rosa” e continua verso Spargi.
Scesi a terra siamo sicuri di aver ormai visto il meglio dell'Arcipelago, ma il giorno dopo tentiamo “l'impresa” di Cala Coticcio (Caprera) detta dai turisti Tahiti.
La cala è comodamente raggiungibile via mare, molto meno comodamente via terra: un sentiero di 40 minuti, il cui imbocco non è facile da trovare. Cala Coticcio è però un autentica meraviglia, un gioiello ai nostri occhi.
E' tempo di lasciare l'Arcipelago e dirigerci verso le più turistiche e affollate spiagge della Costa Smeralda. Trascorrono così anche gli ultimi giorni di vacanza in Terra Sarda, meta nuova per noi, che amanti del bel mare italiano come siamo non tarderemo a tornare.
|