Sto organizzando una uscita in questa località quindi ho eseguito un ennesimo sopralluogo perché, nonostante tutto, non si riesce mai a condensare in un giorno le varie esperienze che vorresti offrire.
Quindi questa visita era prevalentemente nata per conoscere la signora Adelia Di Fant proprietaria di un laboratorio artigianale di cioccolato. Inutile dirvi che si tratta del Paradiso in terra. Davvero, già quando entrate nel negozio e sentite il dolce profumo che arriva alla vostre narici, siete in Pace con il mondo. Questo laboratorio seleziona solo materie prime di eccellente qualità, i migliori cru e gran cru di cacao, ottima frutta secca e pregiate specialità per creare delle Praline che si sciolgono in bocca. Per chi, come me, non sapesse cosa significhi cru e gran cru di cioccolato ve lo spiego (tranquilli me lo sono fatto spiegare a mia volta). Si tratta di un termine che identifica i tipi di cacao monorigine che vengono selezionati direttamente presso la piantagione. Questi vengono utilizzati esclusivamente per produrre un solo tipo di cioccolato, quello finissimo e più pregiato. La signora Di Fant trasuda passione, quando parla dei suoi cru lo sguardo le si illumina (anche il mio accompagnato dalla bava alla bocca). Ci ha spiegato come avviene la visita guidata, la visita al laboratorio ma soprattutto la degustazione di praline ma anche di cioccolato spalmabile e distillati vari. Di recente il laboratorio ha vinto un premio per le Gubanine di cioccolato ovvero delle palline di cioccolato che si ispirano al dolce tipico friulano: La Gubana. Siamo venuti via con un vassoio di praline e che vi devo dire, mi sono dovuta sacrificare per voi e per potervi spiegare al meglio l’esperienza. Ci credete che ho l’acquolina in bocca mentre scrivo? Sono delle cose magnifiche, squisite, dal gusto intenso ma allo stesso tempo delicato al punto giusto da farti assaporare ogni abbinamento contenuto all’interno. Finora il mio preferito è quello al cocco: copertura di cioccolato al latte con granelle e ripieno al cioccolato bianco con cocco caramellato. Dite la verità che non vedete l’ora di andarci! Vi ci porterò presto!
Il negozio e laboratorio della signora Di Fant sono situati dietro alla biblioteca Guarneriana che non potete perdere. Diciamo che tutto il centro storico di San Daniele è caratterizzato da palazzi e chiese di notevole pregio storico-artistico come il Palazzo comunale con la sottostante Loggia che ora ospita appunto la biblioteca di cui sopra. Si tratta di una delle prime biblioteche pubbliche in Italia e la prima in Friuli, voluta per legato testamentario di Garnerio d’Artegna, pievano di S. Daniele che nel 1466 donò alla Chiesa di S. Michele ben 173 manoscritti che aveva fatto copiare o copiato lui stesso. Tra i manoscritti più antichi ci sono la Bibbia Bizantina (dalla provenienza misteriosa) ma fu nel 1736 che la raccolta si arricchì grazie alla donazione di monsignor Giusto Fontanini che lasciò i fondi necessari alla realizzazione di una libreria lignea. Il suo lascito comprendeva anche un codice contenente l’Inferno dantesco. Nel 1749 la comunità di San Daniele acquisto inoltre un codice della fine del 1400 contenente il Canzoniere e i Trionfi di Petrarca. Questo luogo è stato visitato da personaggi del calibro di Foscolo, Nievo e Carducci, non potete sicuramente mancare voi!
Quindi, una volta che avrete visitato un prosciuttificio (magari Casa del prosciutto che vi ho segnalato in un altro report), avete degustato un abbinamento di prosciutto e vini, visitato la città con una bravissima guida e ammirato la biblioteca Guarneriana, potete concedervi questo dessert dalla signora Di Fant e di fronte al suo laboratorio potrete fare una capatina alla Chisa di Sant’Antoio Abate del XIV secolo. Al suo interno pareti affrescate davvero molto suggestive e, se sarete fortunati, potrete gustarvi una sonata di pianoforte dal vivo come è capito a me anni fa. Per il pranzo io vi consiglio la Trattoria al Teatro che sta proprio all’imboccatura del centro storico per chi proviene da via C. Battisti. A conduzione familiare, con la nonna che cucina sulla stufa come una volta. Si mangia benissimo ed è come stare a casa propria.
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