Ore 19.00 il treno arriva a destinazione, dopo aver visto scorrere veloci stazioni come Rabat, Sale, Kenitra, Sidi Yahya e Sidi Slimane. Continuo ad essere felice come un bambino, stanco ma carico di quell entusiasmo che non provavo da tempo, sento nuova linfa scorrere nei miei occhi, cibo per chi non è un semplice turista ma un viaggiatore appassionato. Scendo sicuro i tre scalini che mi separano dalla stazione, alzo lo sguardo e mi sento sopraffatto. Probabilmente quello che vedo non è quello che mi aspettavo ma sicuramente era quello che volevo, qualcosa che mi solleticasse l'anima. Il Marocco che non ti aspetti, il Marocco che non si fa il trucco e si inchina al consumismo, il Marocco che si sveglia al mattino e che si mostra per quello che è senza ricorrere all apparenza.Un Marocco metallico, una città che sembra arrivare dal passato, un posto nel mondo dimenticato da Dio. Benvenuti a Sidi Kacem, dove si saluta con lo sguardo e non si bada molto ai convenevoli. Tosbihona ala khaire. (buona notte).
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