Africa
 
Resoconto di viaggio: Dettagli
Titolo:
Da Sidi Kacem a Meknes
Tipo Viaggio: Noleggio Auto, Tour
 
Tipologia: Individuale
Partenza da:  
Continente: Africa
Paese: Marocco
Regione: Rabat-Salé-Zemmour-Zaer
Provincia: Rabat
Località: Sidi Kacem
 
Destinazione:
Continente: Africa
Paese: Marocco
Regione: Meknes-Tafilalet
Provincia: Meknes
Località: Meknes
Durata e sistemazione:
Giorni: 1 Notti: 0 Categoria: Come da programma Trattamento: Pasti come da programma
Descrizione Resoconto:
Ore 21.50, cala la notte su Ifrane, e con essa scende anche la temperatura, stanotte si andrà sotto lo zero. Mi risulta difficile descrivere la moltitudine di emozioni provate oggi, gli occhi si sono riempiti di colori, le narici di profumi come quello dello Zhar il bianco fiore delle Zagare, che proprio in questo periodo viene raccolto dalle donne marocchine e messo in grandi ceste per essere venduto al mercato come profumo o da cui ricavare un olio da aggiungere come fragranza nel caffè . Partiti da Sidi Kacem con la nostra auto, in circa un ora siamo arrivati a Meknes, città imperiale.   (Ma prima intravediamo le 3 diverse strade che portano a Volubilis, una di queste così stretta da poterla fare a dorso d asino) . L auto può essere parcheggiata comodamente in uno dei tanti parcheggi alle porte della Medina.  Biglietto da visita è la Place Lahdime e le sue grandi porte. Da non perdere Sahrij Swani, un grande bacino d acqua  lungo più di 300 m che in passato alimentava tutta la città. Ci si può perdere nel Souk, non me lo aspettavo così grande, un mercato a cielo aperto, dove si può acquistare di tutto. La gente è ospitale e tranquilla e nessuno cerca di attirare la tua attenzione per venderti qualche chincaglieria. Ripresa l auto ci dirigiamo verso la grande foresta del parco nazionale che precede la cittadina di Ifrane a circa una altra ora di auto da Meknes. Io non ho mai visto così tanti alberi uno vicino all altro e in uno spazio così sconfinato. Obbligo fermarsi per scattare qualche foto. Arrivati ad Ifrane, sembra di essere stati proiettati in una cittadina europea, non per questo viene denominata la Svizzera del Marocco, voluta dai Francesi, e nata come località sciistica. Tetti a spiovere, strade pulite, locali e bar alla moda. Da vedere e fotografare il leone di Ifrane, che la leggenda attribuisce ad un prigioniero italiano della seconda guerra mondiale, posizionato nel giardino davanti al lago di Ifrane. E se vi sale un certo languorino, questa volta vi consiglio un ristorante, a convincermi il pane enorme e piatto esposto, dove abbiamo mangiato divinamente e spendendo meno di 100 dhs a persona, Restaurant Ouelad lhaj, da leccarsi i baffi. Domani il tour continua verso Michelifine. Azrou, Imouzar kandar,  fino ad arrivare alla tanto da me sognata Fès. Stay tuned , and welcome in Morocco.


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ALVARO BISTROT
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