“Splendida, splendida Copenhagen, dolce regina del nord” come la descriveva Soren Kierkegard.
Copenhagen si presenta davvero come una regina grazie alla storia della famiglia reale che lascia il suo segno nello sfarzo dei palazzi di Amalienborg, Rosenborg e Christiansborg e grazie alla presenza dell'attuale regina Margherita 2°.
Una regina del nord quindi, per la sua invidiabile posizione geografica, dal terrirtorio ricco di canali che hanno sempre consentito ampi commerci. Copenhagen infatti significa letteralmente “porto di mercanti.”
La città è da sempre legata al nome di Andersen che scrisse qui molte delle sue fiabe e vi ambientò la sirenetta, la cui malinconica figura, posta su di uno scoglio ad opera di Eriksen è oggi diventata il simbolo della città.
Ed ecco quello che mi ha colpito di questa “fairy tale city” in un weekend di Ottobre.
Camminando sulla Stroget (la strada dello shopping) e tra le tante piazze della città è impossibile non notare le distese di biciclette parcheggiate. Il 40% degli abitanti si sposta infatti sulle due ruote, nonstante il freddo. Le efficienti piste ciclabili e l'ottimo sistema di trasporti pubblici testimoniano lo sforzo delle amministrazioni per la tutela dell'ambiente. In città sono presenti molti parchi, ben tenuti e vissuti a pieno dai danesi che sportivissimi corrono tra i sentieri a qualunque ora del giorno.
L'amore per la natura si respira ovunque in città, infatti proprio qui a Dicembre si terrà la conferenza mondiale per il clima e l'ambiente.
Ai miei occhi Copenhagen è parsa una “metropoli” a misura d'uomo, con un grande orgoglio per il proprio passato e una forte propensione al futuro, alla tecnologia, alla scienza e alla cultura.
Il simbolo che meglio esprime l'armonia delle sue apparenti contraddizioni potrebbe essere la Black Diamond. La biblioteca della città, si presenta infatti come un unico edificio composto dalla vecchia biblioteca in mattoni e dalla nuova parte ipertecnologica tutta specchi neri e vetrate. Un binomio tra antico e moderno, segno della ricerca di una modernità non distruttiva, che valorizzi e renda attuale il passato, senza “distruggerlo”.
L'esempio di una convivenza fascinosa tra stili diversi e periodi diversi, nel rispetto delle differenti idee e culture e soprattutto nel rispetto della natura...alla danese insomma.
Le cose da vedere:
-I palazzi della corona: Amalienborg, la residenza invernale, Rosenborg, la residenza estiva, (dove si trovano anche i gioielli della corona) e Christiansborg.
-La chiesa di Marmorkirken, che si trova opposta all'Opera House. Le due costruzioni sono separate fisicamente dal canale e temporalemnte da molti anni di storia. Ancora una volta si ritrovano a coesistere l'antico e il nuovo a breve distanza.
-La Black Diamond, la biblioteca di Copenhagen.
-Nyavn, uno dei luoghi più belli della città, è il canale pittoresco di Copenhagen, in tipico stile nordico: case variopinte si specchiano nell'acqua. E' pieno di vita e localini. Qui si trova anche la famosa abitazione di Andersen.
-Tutta la zona pedonale della Stoget e dintorni, che offre negozi di tutti i tipi.
-I giardini di Tivoli. Aperti solo in alcuni periodi dell'anno sono il luogo del divertimento. Si tratta di un vecchio parco che negli anni è stato adibito a una sorta di parco giochi. Accanto alle “montagne russe” potete trovare negozietti di artigianato e ristorantini tipici...si tratta di una sorta di paese dei balocchi!
-La sirenetta e il parco Kastellett, dall'insolita forma a stella.
-La cittadina di Christania che custodisce la comunità e la cultura Hippy
Per i trasporti
L'aeroporto è ben collegato al centro da treno e metro. La metropolitana è pulitissima, senza guidatore e molto frequente. La città può essere tranquillamente girata a piedi o noleggiando una bicicletta, per entrare a pieno nello stile danese!
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