Ferrara
 
Emilia Romagna
 
Italia
FAI
 
Europa
FAI
 
Resoconto di viaggio: Dettagli
Titolo:
Tipo Viaggio: Gita di 1 giorno
 
Tipologia: Di gruppo
Partenza da:  
Continente: Europa
Paese: Italia
Regione: Lombardia
Provincia: Mantova
Località: Mantova
 
Destinazione:
Continente: Europa
Paese: Italia
Regione: Emilia Romagna
Provincia: Ferrara
Località: Pomposa
Durata e sistemazione:
Giorni: 1 Notti: 0 Categoria: Esperienza Trattamento: Visita
 Il viaggio comprendeva:
Accompagnatore d'agenzia
Guida Locale
Descrizione Resoconto:
GITA AL BOSCO DELLA MESOLA E ALL’ABBAZIA DI POMPOSA

DOMENICA 13.06.2021

Domenica 13 ho accompagnato il mio primo gruppetto dell’agenzia Ok Viaggi di Mantova alla volta del Bosco della Mesola e Pomposa. Grazie a Turismo in Rete mi sono messa in contatto con  Sandro Vidali perché avevo bisogno di una guida locale per la giornata.

Sandro ci ha catturato immediatamente con la sua disponibilità, pazienza e preparazione. Si è inoltre rivelato molto più di una semplice "guida".

Organizzare oggigiorno una semplice “gita” richiede lo stesso impegno di un tour in Europa di 10 giorni. Tutto è molto più complicato, e, quanto avevo scritto sul programma solo un mese fa, qualche giorno prima del viagio non era più valido (Bosco della Mesola visitabile in parte, solo un pullmino disponibile per fare il giro della Mesola, cantina che fa solo degustazione vini e non più anche di prodotti tipici...)

Il programma prevedeva un bel giro in pullmino al bosco della Mesola, ma alla riapertura, si è posto il problema che sarebbero serviti più pullmini per poter fare l'escursione contemporaneamente con tutto il gruppo (20 persone) e con più guide, comportando un aumento dei costi che non mi potevo permettere. Sandro ha avuto la bellissima idea di proporci di visitare il bosco noleggiando le biciclette. E' stato un valore aggiunto perchè ha reso la mattinata molto piacevole e divertente.

La Riserva Naturale Bosco della Mesola costituisce uno degli ultimi residui di bosco di pianura, memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la costa adriatica e che si estendevano da Aquileia a Ravenna. Ha cominciato a formarsi nel Medioevo su antichi cordoni dunosi costieri formatisi alle foci del Po di Goro e di Volano, il che ha conferito al suolo un andamento irregolare e ondulato, dove a tratti si formano dei ristagni d’acqua con vegetazione palustre. L’evoluzione della linea di costa nei secoli ha portato inoltre ad una differenziazione degli ambienti e degli aspetti vegetazionali, tra bosco termofilo, mesofilo e idrofilo. Di importanza fondamentale è la presenza, all’interno della Riserva, di una popolazione di cervi di specie autoctona. Dicono che ce ne siano circa 250 esemplari, ma noi non ne abbiamo visto uno; molto probabilmente eravamo troppo rumorosi…

La cosa che mi ha piacevolmente sorpresa è stata la versatilità di Sandro, che al termine della ns escursione, dopo avere lasciato le bici nello stesso punto in cui le avevamo trovate, si è trasformato da Guida ad Autista di furgone, caricando tutte le bici, facendoci poi strada fino al ristorante Canneviè a Codigoro, nel Delta del Po. Anche questa è stata una piacevole sorpresa!

Fino al giorno prima non sapevo né il luogo dove avremmo fatto la pausa pranzo, né il menu e, per me, che devo sempre avere tutto sotto controllo, devo ammettere mi aveva messo un po’ di ansia…

E’ stato semplicemente meraviglioso. Consiglio a tutti questo luogo. E’ una stazione di pesca del 1700 trasformata in albergo rurale con poche stanze. Costituisce una buona sistemazione per gli amanti della natura che amano trascorrere una vacanza in mezzo al verde. Il Ristorante è stato ricavato da una antica struttura (tabarra) che era adibita alla costruzione e alla riparazione delle reti da pesca e delle barche. L'architettura rurale accompagnata dai piatti preparati con prodotti tipici del Delta del Po, rendono questo ristorante molto interessante. Noi abbiamo mangiato su una piattaforma di legno sull’acqua, antistante il bar ed abbiamo degustato piatti semplici, locali, preparati con cura. Perfino l’uva da decorazione era buonissima! Era fame la nostra? No, era semplicemente tutto molto buono!

Nel pomeriggio siamo andati a Pomposa a visitare l’Abbazia, capolavoro dell'arte romanica risalente al VI-VII secolo che si annuncia in lontananza con il suo svettante campanile alto 48 metri. Il monastero Pomposiano accolse illustri personaggi del tempo, tra i quali Guido d'Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basato sul sistema delle sette note. Nella Chiesa di Santa Maria è possibile ammirare un ciclo di affreschi di ispirazione giottesca ed il bellissimo pavimento a mosaico. Sul lato opposto, invece, si trovano il Chiostro, il Palazzo della Ragione, il Refettorio, l'Aula Capitolare e il Museo Pomposiano.

Per completare la nostra giornata abbiamo fatto una sosta in una vicina cantina con un bel brindisi di bollicine locali, augurandoci di rivederci presto! Sono sicura che, rientrati a casa, abbiamo avuto tutti quanti un paio di foto da aggiungere nel nostro album dei ricordi.



Quando una guida è con la G maiuscola!


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ANNA MARIA FERRARESI
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