Nell’ambito di un educational promosso dal Tour Operator Metamondo, con il quale collaboro in qualità di promotore, nell’ottobre scorso ho avuto l’opportunità di effettuare un viaggio in Uzbekistan.
Da tempo speravo di poter cogliere questa opportunità, in quanto apprezzo particolarmente le destinazioni cariche di storia, cultura e religione, così come tutti i paesi dove è possibile incontrare situazioni sociali diverse dalle nostre….
E l’Uzbekistan è tutto ciò….
E’ stato bello visitare una città senza motori, come Khiva….
Così come è stato bellissimo vivere appieno i ritmi tranquilli della splendida Bukhara e stupirsi delle bellezze dirompenti di Samarcanda….
Ho effettuato il viaggio dal 23/10 al 30/10/’09, utilizzando i voli charter da/per Verona.
I voli, operati per Metamondo da Uzbekistan Airways, sono stati la prima sorpresa del viaggio…
Pur sapendola di un buon livello, infatti, la compagnia aerea mi ha stupito per la qualità degli aeromobili e del servizio.
Questo è stato solo il primo esempio di qualità ed efficacia nei servizi che ho potuto apprezzare in un paese considerato, dal punto di vista turistico, del terzo mondo….
Mi ha piacevolmente sorpreso, infatti, l’elevato livello professionale delle guide locali, oltre all’incredibile padronanza della lingua italiana…
Così come ho potuto notare l’efficacia del servizio nei ristoranti, negli alberghi e nei trasporti.
L’itinerario si è sviluppato da Ovest verso Est, partendo da Khiva (il cui aeroporto di riferimento è Urgench, distante Km.30) fino alla capitale Tashkent.
Il percorso può essere sviluppato, però, anche nella direzione inversa.
Questo straordinario itinerario, ripercorre la famosa “Via della Seta” nel tratto in cui la stessa attraversava l’attuale Uzbekistan…
Ogni giorno della settimana di viaggio, siamo stati “inebriati” di bellezze straordinarie…
Come dicevo, siamo partiti da Khiva, dove abbiamo sostato per due notti.
E’ una splendida cittadina, circondata da mura, e dichiarata Patrimonio dell’Umanità.
L’Unesco, infatti, è intervenuta con forti investimenti che hanno permesso il pieno restauro del centro storico mantenendolo intatto e ricostruendolo fedelmente.
Ho avuto il privilegio, inoltre, di pernottare presso l’hotel Khiva Orient Star, situato all’interno della cittadella, e ciò ha dato ulteriore qualità al viaggio….
Questo albergo, infatti, è ricavato all’interno della ex madrassa (scuola coranica) della cittadella…
E’ stato impagabile, quindi, aver vissuto fino all’ultimo l’atmosfera ed il silenzio della notte di questa città….
Si è trattato di un’esperienza straordinaria…
Le camere della ex madrassa , infatti, sono piccole celle che gli studenti di questa scuola coranica utilizzavano durante la loro permanenza…
Pur essendo state riadattate, rimane però l’atmosfera palpabile di un contesto così suggestivo…
Generalmente, infatti, si pernotta c/o gli hotels di Urgench, una città non particolarmente interessante ma base di appoggio proprio per la visita di Khiva…
Da Khiva, attraversando il deserto del Kyzyl Kum con un viaggio in pullman di circa 7 ore, abbiamo raggiunto la splendida città di Bukhara, nota per la produzione di favolosi tappeti.
Meravigliosa, soprattutto per la facilità con cui la si può vivere…
Pur essendo ben più grande di Khiva, il suo ampio centro storico si può girare comodamente a piedi, respirando una tranquillità e docili ritmi di vita a noi ormai sconosciuti….
I tanti locali e piccoli ristorantini dislocati in tutto il centro, rendono ancor più piacevole passeggiare tra le splendide moschee, minareti e madrasse…
Dopo tre notti a Bukhara ci siamo diretti a Samarcanda, dove abbiamo effettuato gli ultimi due pernottamenti.
Durante il tragitto, ci siamo fermati a Shakrisabz, città natale di Tamerlano.
Questa città, merita assolutamente la visita malgrado la maggior parte degli itinerari turistici la interpretino solo come un passaggio….
Infine Samarcanda….Splendida, fiabesca, imponente….
Contrariamente a Khiva e Bukhara, però, più dispersiva…
La sua estensione, infatti, obbliga ad effettuare le escursione spostandosi ogni volta in pullman…
Ogni visita, però, rende merito alla fama della città…
E che dire di piazza Registan, cuore e simbolo della città? Ti lascia letteralmente a bocca aperta con le sue tre mosche che delimitano la piazza stessa…
Se avete l’occasione, al Registan non fatevi sfuggire lo spettacolo “Suoni e Luci”; non sarà al livello dell’omonimo spettacolo di Luxor o Abu Simbel, ma è un’esperienza che consiglio vivamente…
Così come l’enorme mercato della città, assolutamente genuino, dove ci si immerge più che mai nella realtà locale e dove la macchina fotografica lavorerà a pieno ritmo….
I costumi, le abitudini ed i volti del popolo uzbeko, infatti, sono il vero valore aggiunto di questo viaggio….
Sempre sorridenti, disponibili e discreti, malgrado il turismo che avanza….
Il volo di rientro da Tashkent, infine, ci ha permesso di trascorrere la mattinata dell’ultimo giorno lungo le vie della capitale….
Pur rimanendo una città moderna (rifatta dai russi dopo il terremoto degli anni ’60), si è sorprendentemente rivelata molto gradevole grazie ai grandi viali che la circondano e all’enorme numero di giardini e spazi verdi che danno la percezione di un’alta qualità della vita…
Da questo resoconto, avrete percepito il mio assoluto entusiasmo (spinto non solo da circostanze professionali…) e le sincere sensazioni che solo un viaggio può donare…
Vi raccomando di visitare questo paese in tempi brevi, fino a quando il turismo di massa sarà a debita distanza e il sapore di un viaggio lontano saprà ancora emozionarvi…
MASSIMO MESCHIARI
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