Il modo migliore per visitare Marrakech è prendersi un week end, un volo low cost e soggiornare in uno dei mille riad all'interno della Medina, oppure, per chi ha deciso di farsi coccolare un po' di più, in uno dei fantastici alberghi a 5 stelle appena fuori le mura. E questa è stata la nostra scelta.
Atterrati al Menara Apt e sbrigate le formalità d'ingresso, abbiamo subito realizzato che sarebbe stata un'esperienza "vera". Già dal primo impatto la mia attenzione è stata catturata da curve sinuose invase dalla luce che filtra attraverso gli arabeschi che coprono le finestre permettendo un costante contatto visivo con l'esterno. Da qui abbiamo preso un taxi e ci simo fatti accompagnare al Ryad Mogador Agdal. La scelta dell'hotel è stata ragionata: non avendo un grandissimo senso dell'orientamento ho preferito rinunciare al fascino dei piccoli riad tipici e dover uscire dal labirinto delle viuzze del centro, ma avere la certezza di trovare l'albergo in ogni istante. La struttura è ottima, di recente costruzione si presenta molto bene, con una hall enorme, sovrastata da un lampadario di cristallo che dona brillantezza al marmo moka del pavimento. Le camere, ampie e molto pulite si affacciano parte sulle piscine, vera e propria oasi di refrigerio dopo una giornata a spasso sotto il sole, e parte sul giardino. Unico appunto sulla moquette dei corridoi, di color nocciola che riprende le tinte degli arredi, è posata un po' male e macchiata qua e là....
Consiglio di limitarsi ad un trattamento B&B, in quanto a Marrakech potrete veramente mangiare ovunque senza spendere una follia!!!
Di fatto, la piazza principale Jema'a El Fna oltre ad essere stata riconosciuta patrimonio orale dell'Unesco, deve essere sicuramnte annoverata come il piu grande ristorante a cielo aperto. Qui, dopo la preghiera delle cinque, inizierete a vedere uno strano movimento. Tranquilli, sono solo i moltissimi ristoratori che iniziano il rituale assemblamento di questo enorme ristorante... e per le sette avrete solo l'imbarazzo della scelta su dove sedervi a mangiare. Mi raccomando, non fatevi mancare proprio nulla, e se volete pasteggiare a succo d'arancia... beh nessun problema, ditelo al vostro metre... e attendete pochi minuti. Con soli 30 dihram potrete assaggiare una delle migliori spremute fresche mai bevute prima!
Come vi ho già detto, sfortunatamente non ho un gran senso dell'orientamento, ma forse, in questo caso, questo mio difetto ha giocato a vantaggio di questa ammaliante città: non c'è modo migliore di visitare Marrakech se non quello di perdersi nei suoi vicoli e lasciarsi trasportare dal lento e colorato vivere dei suk.
Se lo shopping sarà uno sballo, ricordatevi che Marrakech non è solo tappeti, spezie e pelletterie... vi consiglio di visitare la scuola coranica Medersa Ben Youssef e l'omonima Moschea, le tombe Sa'didi, il palazzo el-Badi orami regno desolato delle cicogne, il Palazzo Reale e i suoi musei, e per godere di un po' d'ombra e di silenzio dovrete assolutamente fre un salto ai Jardin Majorelle.
Probabilmente dopo la prima ora e mezza vi sembrerà d'esser capitati in un enorme formicaio... datevi una notte; è quanto basta per amare od odiare questo luogo. I me ne sono decisamente innamorta... ho lasciato che il caso mi portasse alla scoperta della magia racchiusa nei colori, odori e sorrisi del Marocco e ne sono rimasta decisamente affascinata.
A questo punto non posso altro che augurarvi buon viaggio...Ishallah!
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