Da bravi viaggiatori quest'anno abbiamo deciso di dare alla Tunisia il rilievo che merita valorizzandone anche quelle località meno frequentate e conosciute.
Siamo partiti in 4 amici da MXP direzione Tunisi. Qui abbiamo trascorso tre giorni, lasciandoci conquistare dalla casbah traboccante di mercanzie, colori, sapori e aromi speziati e pungenti. Per chi ama lo shopping e la contrattazione, Tunisi è davvero un paradiso! Si trova di tutto, dall’artigianato locale alle borse e scarpe di qualsiasi marca alle spezie più diverse, e tutto in un chiassoso e ingarbugliato districarsi di viuzze strette.
Ovviamente non si può passar da Tunisi e non annoverare le bellezze architettoniche in stile liberty di questa città che tutt’oggi vive ancora sotto l’influenza francese. All’interno della vecchia medina troviamo la Moschea di Zitouna, luogo sacro di incontro dove l’accesso è vietato ai non mussulmani, se non per un piccolo tratto sotto il porticato aperto ai turisti in orari stabiliti.
Molte sono le testimonianze di tante civiltà sovrapposte l’una all’altra negli anni, la parte più antica di Tunisi lo dimostra, essendo colma di edifici che seppur spogli e anonimi perchè non menzionati su guide o brochures, a prima vista appaiono come interessanti frammenti di una storia, ad oggi difficile da ricostruire, proprio per le tante destinazioni d’uso, ed i riciclaggi di edifici e parti di essi, che i cartaginesi, i romani e la gente del posto ha esercitato sulle pietre della città antica.
Un dettaglio che sicuramente non può passare inosservato in Tunisia è sicuramente legato alle sue “porte”. Porte e portoni sono impreziositi da colori sgargianti, per la maggior parte sulle tonalità dell’azzurro, ma non mancano anche giallo e rosso, armonizzati da decori in ferro che li rendono curiosamente eleganti.
Proseguendo il nostro tour con un volo interno ci siamo spostati nella parte meridionale del paese. Curiosità: in aeroporto abbiamo incontrato un italiano che ci ha provato a spaventarci raccomandandosi la massima attenzione in quanto avremmo potuto imbatterci in serpenti e scorpioni durante le nostre escursioni tra le oasi di montagna o il deserto… ma tranquilli… a parte Mirko che si era lasciato un po’ suggestionare da questo racconto e la sera prima di andare a dormire li cercava con la torcia, non ne abbiamo proprio visti!!
Quindi… Siamo andati al confine con l’Algeria, a Tamerza dove abbiamo alloggiato al Tamerza Palace (fantastico hotel ve lo consiglio!!!!) per poi visitare le oasi di montagna con le cascate, dove abbiamo fatto la simpatica scoperta di alcune minuscole rane nane africane…
dopo qualche giorno siamo partiti col nostro fuoristrada per recarci all'accampamento tendato Pansea. Ora la parola accampamento non rende assolutamente giustizia: tende con aria condizionata bagna in muratura, arredate elegantemente in stile arabo. Qui non poteva assolutamente mancare un tuffo in piscina e poi una bella cammellata al tramonto. In realta era una dromedariata.... con annessi e connessi! Sono animali simpatici e mansueti ma … hanno dei problemi intestinali non indifferenti! Se anche voi farete un video per riprendere il panorama, attenzione all’audio, quando lo riascolterete potrete rimamere perplessi dalla quanità di rumori molesti che questi animali riescono a produrre!!!
Comunque, dromedari flatulenti a parte, attraversare il Grande Sahara è stato uno spettacolo indescrivibile, posti da mille e una notte, colori della natura stupendi e il SILENZIO. Non sottovalutate il potere suggestivo del silenzio,io ne sonorestata piacevolmente ammaliata, anche se non era il primo approccio per me.
Un pizzico di turismo e fantascienza l’abbiamo sperimentato quando siamo andati a vedere Matmata e i siti in cui è stato girata la saga di Star Wars, anche se a mio parere nulla a che vedere con le esperienze precedenti, ma comunque sempre caratteristici.
Infine abbiamo passato l'ultimo giorno d tour ad oziare, a farci coccolare nell'hammam e ad assaporare cucina e piscina dell’albergo che ci ha ospitato a Tozeur. Un appunto: se siete facili al riso meglio non andare a fare l’hammam con qualcuno che soffre il solletico … rischierete di ridere tutto il tempo.
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