Resti della città araba di mercanti, risalenti fra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo.La cittadina, immersa nella fitta vegetazione dell'Arabuko Sokoke, era circondata da due cinte murarie che separavano la classe borghese dai comuni cittadini.
All'interno della parte borghese della cittadina trovano spazio le rovine di tre moschee, del palazzo del sultano e di molte case, all'interno delle quali sono stati ritrovati oggetti provenienti da diverse parti del mondo.
Gli oggetti di maggior rilievo trovati sono una lampada proveniente dall'India, delle forbici della Spagna, dei vetri di Venezia e dei cocci di un vaso cinese.Il complesso delle rovine di Gede è stato dichiarato Monumento Nazionale nel 1927 e nel 1948 viene dichiarato Parco Nazionale.
Il complesso delle rovine di Gede è stato dichiarato Monumento Nazionale nel 1927 e nel 1948 viene dichiarato Parco Nazionale.Nell'anno 2000 è stato inaugurato un museo all'ingresso delle rovine presso il quale è possibile osservare tutti gli oggetti rinvenuti nel sito storico e dove viene spiegata in breve la cultura swahili. Oltre al museo, nello stesso anno, è stata inaugurata una piattaforma per il birdwatching all'interno del parco dalla quale è possibile godere di un fantastico panorama su tutto il sito.
Un'antica leggenda vuole che chiunque rovini o rimuova qualsiasi cosa sia perseguitato da spiriti maligni.
Nelle Rovine di Gede è stata girata la scena finale del film Nel continente nero.
All’interno del sito archeologico vivono diverse famiglie di scimmie, oramai abituate alla presenza dell’uomo e quindi vi consiglio, di fermarvi ad acquistare qualche banana, ne vanno ghiotte!
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